Arts & Foods. Rituali dal 1851 è la grande mostra che, di fatto, dà inizio a Expo 2015: racconta i rituali del cibo dal secolo XIX a oggi e apre il 9 aprile nel palazzo della Triennale di Milano. Una grande mostra, dicevamo, perché enormi sono anche le sue dimensioni: su settemila metri quadrati, ci saranno oltre duemila opere e quindici ambienti ricostruiti.

Arts & Foods curata da Germano Celant ed è allestita da Italo Rota e guarda al mondo della nutrizione nel suo complesso: unisce pittura e costume, cinema e design e vi troviamo le sculture di cioccolato di Dieter Roth, i pesci di Frank Gehry, le valigette di Marcel Duchamp e anche un’enorme bottiglia di ketchup pop che fa bella mostra di sé nel giardino della Triennale. E, naturalmente, non sono stati dimenticati i bambini, che hanno un percorso tutto per loro – tra i molti possibili che permettono di visitare l’esposizione. (Ricordiamo che contestualmente ad Arts & Foods si inaugura l’ottava edizione del Triennale Design Museum con una mostra dal titolo Cucine & Ultracorpi, di cui vi abbiamo già parlato).

Il curatore Germano Celant ha così commentato l’esposizione:

Arts & Foods coinvolge tutti i media e linguaggi: dalla pittura alla scultura, dal video all’installazione, dalla fotografia alla pubblicità, dal design all’architettura, dal cinema alla musica e alla letteratura. Si articola con un andamento cronologico che copre il periodo dal 1851 – data della prima Expo a Londra e dell’avvio della modernità – all’attualità, attraverso la creazione di ambienti dedicati ai luoghi e agli spazi del convivo, sia in ambito privato sia nella sfera pubblica – dalla sala da pranzo alla cucina, dal bar al cibo da viaggio – in cui arredi, oggetti, elettrodomestici e opere d’arte creano una narrazione di forte impatto visivo e suggestione sensoriale.

Si potrebbe quasi parlare di una mostra metanarravita, dal momento che Arts & Foods è, in sé, una narrazione comprensiva del tutto: narra l’arte e il cibo e questo suo narrare diventa racconto a sua volta, in un gioco di rimandi che arricchisce e stimola il visitatore.

Un narrazione che si colloca in un contesto come quello della Triennale che è l’unico padiglione cittadino di Expo 2015 e quindi permette un gioco di rimandi tra il cuore della città e la zona dell’Expo, in un andirivieni che, già in sé, pregno di significati.

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ultimo aggiornamento: 08-04-2015