Da pochi giorni nominato ‘ambasciatore’ della Regione Lombardia per le belle arti in vista di Expo 2015, Vittorio Sgarbi, che ricordiamo come ex assessore alla Cultura del Comune di Milano quando era sindaco Letizia Moratti, ha già lanciato le sue proposte.

La prima, riguarda il Cenacolo di Leonardo da Vinci: a suo avviso, come leggiamo su Repubblica, è falso che troppi visitatori “rovinano l’affresco”, per cui il critico propone un’apertura almeno fino alle tre di notte, così il capolavoro potrà essere visto da “almeno un milione di persone”. Anzichè le attuali 300mila.

Attualmente il Cenacolo è aperto dalle 8.15 alle 19, con turni di 15 minuti riservati a gruppi di 30 persone, su prenotazione e la Soprintendenza starebbe già studiando un progetto con il Ministero per estendere l’orario serale di apertura, specialmente in vista del prossimo anno quando (si stima) arriveranno 20 milioni di visitatori per il grande evento di Rho-Pero. Al quotidiano il soprintendente Alberto Artioli ha spiegato:

“Abbiamo già in programma di estendere l’orario nel semestre di Expo, non ce lo deve certo ricordare Sgarbi. Stiamo dialogando col ministero e, per i turni extra del personale, con i sindacati. Il vero tema, però, è la precauzione: mettere in atto procedimenti per salvaguardare il dipinto è la nostra priorità”

Ovviamente per aumentare l’affluenza andranno eseguiti dei test preliminari.

Ma la proattività di Sgarbi, che durante un incontro con Roberto Maroni qualche giorno fa ha ampiamente parlato di quali siano i ‘veri padiglioni’ di Expo (tra cui il museo Bagatti Valsecchi e Palazzo Clerici), non finisce qui: infatti, oltre a proporre di esporre a palazzo Litta le maggiori collezioni private italiane, un’altra idea è quella di portare a Milano i Bronzi di Riace, in cambio di due Caravaggio del fondo gestito dal ministero dell’Interno.

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ultimo aggiornamento: 30-07-2014