L’Unione Europea ha deciso: sì all’utilizzo della farina di grillo in vari alimenti. In Italia, però, non tutti sono favorevoli.

L’Unione Europea ha approvato l’utilizzo della farina di grillo in vari alimenti. C’è stato l’ok, nelle scorse ore, per l’immissione sul mercato come nuovo alimento, sotto forma di polvere parzialmente sgrassata. Ma di cosa si tratta? Chi la vende e in quali alimenti può essere usata?

Farina di grillo: cosa è e in quali cibi può essere usata

farina di grillo
farina di grillo

Prima di tutto vediamo bene cosa è la farina di grillo domestico. Si tratta di un alimento ricavato dall’Acheta domesticus. L’UE ne ha autorizzato l’immissione sotto forma di polvere parzialmente sgrassata.

Ma dove la si potrà trovare e in quali cibi? Al momento tale alimento potrà essere usato per pane, cracker, grissini, barrette ai cereali, biscotti, prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre o anche nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale.

Opinione pubblica e regolamento UE

La vicenda della polvere di grilli non trova troppi pareri favorevoli in Italia. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixe, “il 54% degli italiani sono proprio contrari agli insetti a tavola, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e non risponde il 6%”.

Inoltre, sul piano regolamentare, come riportato anche da Il Sole 24ore, “la commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food”, che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da Paesi terzi. Al momento la Ue ha già autorizzato per la vendita, come cibo da portare in tavola oltre ai grilli domestici (Acheta domesticus), la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la Locusta migratoria”.

Infine, a commercializzare tale prodotto, per un periodo di cinque anni, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, 24 gennaio 2023, potrà essere solo la società Cricket One Co. Ltd è autorizzata a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo alimento, salvo nel caso in cui un richiedente successivo ottenga un’autorizzazione per tale alimento.

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ultimo aggiornamento: 05-01-2023