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Ferrari LaFerrari in scala 1:8 per un collezionismo di lusso
LaFerrari è la nuova regina della casa di Maranello. Gli appassionati possono ora pre-ordinare un esemplare in scala 1:8 del gioiello di punta della Ferrari.

Ciascun modello di questa serie di repliche appartiene a una serie limitata di 499 pezzi, esattamente come per l’auto originale, che imita in modo molto fedele. Il prezzo è di 3.875 sterline.
In cambio della spesa si ottiene una splendida riproduzione della “rossa” stradale più veloce di tutti i tempi, otto volte più piccola della fuoriserie reale. I primi modelli saranno pronti per la consegna nel maggio 2013.
Giusto, a questo punto, spendere qualche parola sull’auto che ha ispirato il progetto. Erede della Enzo, LaFerrari segna la nuova frontiera nel comparto delle supercar, dove si erge al rango di stella più luminosa.
Questa creatura di Maranello appartiene alla stirpe dei “cavallini rampanti” più affascinanti di tutti i tempi, ma si orienta al futuro più di ogni altra. Il design della carrozzeria sposta in avanti le lancette del tempo, esplorando un mondo sconosciuto, fatto di futurismo ed efficienza. Sembra un’astronave, ma si connette in modo brillante alla tradizione del mito.
Massima sintesi del know-how acquisito nel mondo dei Gran Premi, questa “rossa” offre prestazioni estreme, mai raggiunte prima nella storia del marchio, grazie alle soluzioni tecniche più avanzate che, nel futuro, potranno trovare applicazione su tutta la gamma. E’ la prima opera di Maranello ad adottare la tecnologia ibrida, con motore termico V12 da 800 CV e motore elettrico da 120 Kw (163 CV), per una potenza complessiva di oltre 960 CV.
Grazie al sistema HY-KERS, derivato dall’esperienza in Formula 1, è la Ferrari più prestazionale e efficiente di sempre. L’applicazione del sistema KERS, sperimentato sui campi di gara ed evoluto specificamente per l’utilizzo su una vettura stradale, garantisce la perfetta integrazione tra il V12 e il motore elettrico, coniugando senza soluzione di continuità i vantaggi delle due propulsioni, senza incidere in alcun modo sulle dimensioni della vettura, né sul passo, contribuendo anzi ad abbassarne il baricentro.
Il motore elettrico principale è accoppiato in coda al cambio a doppia frizione ed è inoltre presente un motore elettrico ausiliario che sostituisce l’alternatore tradizionale, risparmiando in questo modo peso e contenendo i volumi. Le batterie vengono ricaricate in diversi modi: durante le frenate, perfino in quelle particolarmente intense dove interviene l’ABS, condizione tipica della pista, e ogni volta che il motore termico produce coppia in eccesso, come ad esempio durante la percorrenza di una curva, che invece di disperdersi viene recuperata.
In tema di transfer tecnologico dal Circus, un’area di collaborazione strettissima, quasi simbiotica, è stata quella della progettazione e realizzazione del telaio. Un team composto da ingegneri e tecnici della Scuderia e della Direzione tecnica GT ha lavorato sin dalla prima fasi avvalendosi del contributo di Rory Bryne, progettista di monoposto vincenti del “cavallino rampante” a cavallo tra gli anni 90 e 2000.
L’impiego dei materiali compositi è stato gestito in modo oculato, usando le combinazioni più raffinate, per garantire la massima leggerezza insieme alla più grande robustezza. Straordinaria l’efficienza dinamica, anche grazie all’aerodinamica attiva. La complessa elettronica, che sovrintende tutti i sistemi, fa il resto. Tutte queste meraviglie si traducono in un ritmo operativo di riferimento, che non ha eguali.
Via | Amalgamcollection.com
