Per “Le Vie dei Tesori“, a Palermo, nell’ambito del laboratorio di scultura “ScalaReale”, ospitato nei locali di Arèa, il designer Pietro Camardella ha realizzato dal vivo un figurino in scala 1:1 del fianco della Ferrari Mythos, da lui creata per Pininfarina nel 1988.
Per la prima volta nella storia, Camardella ha sviluppato un figurino in scala reale di una vettura in pubblico. Il designer salernitano ha deciso per l’occasione di adottare una pratica tradizionale, che in realtà non venne utilizzata per lo sviluppo del modello, creando un “paradosso temporale” e inaugurando anche un nuovo modo di comunicare i progetti, dove è il creatore che racconta la sua opera attraverso l’atto.
La Ferrari Mythos ha compiuto 30 anni, ma li porta benissimo, a riprova della bontà di un progetto che ha saputo superare in modo brillante le insidie del tempo. Questa show car, presentata al Salone di Tokyo del 1989, nacque nel segno della bellezza, celebrando degnamente il felice connubio tra Ferrari e Pininfarina.
L’obiettivo era quello di creare un modello ispirato alle “rosse” da gara degli anni ’60, entrate dalla porta principale nella storia dell’automobilismo. Il risultato fu sbalorditivo, perché diede vita a una barchetta moderna e seducente, partendo dall’autotelaio della Testarossa, che donò alla Mythos anche il motore centrale a 12 cilindri contrapposti da 5 litri, con 390 cavalli di potenza. Minore il peso rispetto alla donatrice, con un valore alla bilancia di 1250 chilogrammi, agevolato dall’ampio uso di fibra di carbonio.
Dal punto di vista stilistico la Ferrari Mythos si presenta allo sguardo con forme scultoree di grande presa, che entrano facilmente nel cuore. Tutto è stato modellato con estrema cura, per regalare una miscela preziosa di sportività ed eleganza. Il merito è di Pietro Camardella, autore del design per Pininfarina, che ha saputo interpretare il tema con sublime grazia.
Nel suggestivo gioco dialettico si esalta l’intersezione dei volumi, in un quadro generale dove le ampie prese d’aria laterali e il possente specchio di coda si coniugano brillantemente al frontale spiovente, per un’alchimia stilistica di grande scuola. Il baffo anteriore scorrevole e l’alettone posteriore mobile concorrono efficacemente alla causa della deportanza, fondamentale su auto di così alto spessore prestazionale. La Ferrari Mythos è una dream car legata alle Sport degli anni romantici, ma è stata anche un esercizio creativo lanciato verso il futuro. Il progetto ha centrato in pieno i suoi obiettivi, non solo per gli importanti riconoscimenti ottenuti nel corso del tempo.
Oggi questa creatura, giunta al trentesimo compleanno, fa sognare esattamente come al momento della presentazione. Ciò la dice lunga sulle sue doti estetiche. Per approfondire la conoscenza del modello non c’è nulla di meglio che ripercorrerne le origini con le parole di Pietro Camardella per Autoblog.it.
Foto | Facebook Pietro Camardella
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