La Ferrari P4/5 by Pininfarina è stata l’antesignana delle moderne auto in esemplare unico della casa del “cavallino rampante”.
Questa one-off ad alte prestazioni fece il suo sbarco in società al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, nel mese di agosto del 2006. Impossibile non farsi folgorare dalla sua magia, che emerge nelle nostre foto esclusive.
A pochi giorni dall’arrivo sul mercato della F60America e della 458 Speciale A, riteniamo doveroso questo richiamo alla memoria, che ha aperto la strada a modelli sublimi come la F12 TRS.
La P4/5 è nata sulla base della Enzo e sperimenta un nuovo lessico stilistico per offrire un prodotto esclusivo all’acquirente, il collezionista americano James Glickenhaus. Disegnata, progettata e costruita da Pininfarina, questa creatura ha trasformato un semplice sogno in splendida realtà.
La sua linea lascia estasiati, immersi nell’incanto delle sinuose curve e delle magiche e perfette proporzioni da top model. Il frontale, nitido e levigato, apre lo sguardo a un trionfo di fluenti volumi che profumano di raffinata grinta in ogni centimetro di carrozzeria.
Bassa e acquattata, con ampio e avvolgente parabrezza, la vettura sfoggia un frontale rastremato e una coda tronca, raccordata all’abitacolo da un lunotto trasparente a goccia. Le ampie prese d’aria sono perfettamente annegate nelle superfici che rivestono con aulica brillantezza il leggero involucro in fibra di carbonio. E’ una delle Ferrari più avvincenti di tutti i tempi.
Lo stile dell’aggressiva silhouette è stato elaborato con l’obiettivo di agevolare lo scorri-mento dell’auto nell’aria, sfruttando lo scivolamento dell’aria sull’auto per generare un tale carico deportante da incollare il “mostro” all’asfalto. Giochi di prestigio che solo ai maghi di casa nostra potevano riuscire!
Il rombo del motore proietta i ricordi al memorabile arrivo in parata alla 24 di Daytona del 1967, vinta dall’incantevole 330 P4. Da quella grande icona della storia di Maranello trae ispirazione. Im-possibile non accorgersene! Le prestazioni sono sbalorditive, come si con-viene a un gioiello che sfrutta il meglio della tecnologia del “cavallino rampante”.
Al conseguimento delle migliori performance concorrono il sei litri a 12 cilindri da 660 ca-valli, l’attento studio aerodinamico e il peso, ancora più basso di quello della Enzo, di cui eredita la struttura fondamentale, a cominciare dalla cellula di sopravvivenza.
Più di 200 i componenti specificamente sviluppati: dai fari allo bi-xeno (con sistema a led gialli e bianchi) ai cerchi in lega di alluminio da 20 pollici fresati dal pieno, fino alle cerniere a vista gustosamente plasmate. Gli interni sono stati definiti in funzione delle misure del cliente.
Presentata al Concorso di Eleganza di Pebble Beach del 2006, la 612 P4/5 è subito diventata una instant classic. Il facoltoso proprietario ama portarla in giro per il mondo, consegnando piacevoli ricordi agli appassionati. Una conferma della sua versatilità d’uso, rara da riscontrare in simili capolavori, spesso votati a una destinazione salottiera. Il miglior modo per confermare l’ennesima sfida vinta da Pininfarina.
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