Si sono svolte le prime due conversazioni dei Miu Miu Women’s Tales nell’ambito del programma de Le Giornate degli Autori, in occasione del Festival del Cinema di Venezia 2014.

Questioni personali: la politica della cinematografia femminile” è il tema condotto da Penny Martin con le registe Miranda July e So Yong Kim; “Donne Leader: il loro ruolo nel cinema e nella TV” ha animato il secondo confronto fra le attrici Felicity Jones e Kate Mara, e la produttrice Dede Gardner.

Vi è mai capitato di dover dire qualcosa a qualcuno che conoscete o amate ma non riuscite a farlo di persona? Vi è mai capitato di non trovare le parole? Il nuovo servizio di messaggistica SOMEBODY di Miranda July protagonista assoluto dell’ultimo corto della celebre regista – potrebbe essere la soluzione ai vostri problemi.

Il film rappresenta l’ottavo capitolo di Miu Miu Women’s Tales, l’acclamata serie di cortometraggi commissionati da Miu Miu e diretti da autorevoli registe, chiamate a celebrare, con occhio critico, la femminilità nel XXI secolo.

Jessica vuole dire a Caleb che non può più essere la sua ragazza. Apre SOMEBODY, scrive il suo straziante messaggio, e seleziona Paul da una lista. Paul è al parco, il suo telefono squilla. Scorge Caleb che sta facendo un picnic. Paul dà a Caleb la cattiva notizia – come se fosse Jessica. Pianti disperati. Gesti inconsulti. Caleb è devastato.La app SOMEBODY salva l’amicizia tra Yolanda e Blanca, fa la proposta di matrimonio di Jeffy alla solitaria Victoria, e dà il via ad un curioso ménage-à-trois tra due guardie carcerarie e una pianta in vaso, appassita e sofferente, di nome Anthony.

L’ultimo episodio della serie Womens’ Tales svela la straordinaria capacità di Miranda July di catturare quella strana tenerezza che caratterizza le relazioni odierne. SOMEBODY prende la nostra insaziabile fame di comunicazione, tecnologia, avatar e outsourcing, e la incorpora in ciò che sembra un futuro vicino e surreale, ma non lo è. E’ il presente.

Con il supporto di Miu Miu, Miranda July ha lavorato con un team di esperti per sviluppare questa complessa e sofisticata app; alla fine del film, il pubblico è invitato a visitare il sito somebodyapp.com, dove ognuno potrà
inviare o consegnare i propri primi messaggi.

“Vedo Somebody come un progetto artistico pubblico e globale, che stimola la performance, i contatti tra estranei e il dialogo sul valore dell’inefficienza e del rischio”, commenta Miranda July.

Il design dei costumi di scena riprende la medesima commistione tra passato, presente e futuro. I personaggi indossano capi della collezione Miu Miu Autunno/Inverno 2014, abbinati a pezzi vintage e streetwear. In soli dieci minuti, il film scorre, snodandosi tra jogger, cameriere e guardie carcerarie, fino a Anthony, la pianta bisognosa di cure.

“Per questa collezione Miuccia Prada sembra trarre ispirazione dalla quotidianità e dal mondo che la circonda; ho immaginato di reinventare i vestiti, invertendo la rotta e risalendo dal presente fino alle loro origini”, aggiunge July.

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ultimo aggiornamento: 30-08-2014