Così, se il design al tempo della crisi ha l’obbligo di rivolgersi a contesti concreti, la quinta edizione del Public Design Festival, che Esterni promuove da cinque anni, fa dello spazio pubblico un luogo di aggregazione tra la comunità del design ma anche un’opportunità per rivedere in maniera tangibile l’organizzazione di ciò che, scarsamente sfruttato, può nuovamente trasformarsi in risorsa.

Due, nello specifico, i progetti sostenuti. Il primo si chiama Ospitalità d’Emergenza, ed è un campeggio allestito ad hoc per il Salone del Mobile negli spazi scoperti della Piscina Argelati: progettata dall’omonimo architetto nel 1958, prima piscina scoperta nel Comune di Milano, offre uno spazio di 3000 mq inutilizzati da settembre a giugno. Cosa di meglio, allora, di un campeggio pubblico per dare un tetto (e che il tempo ce la mandi buona) ai tanti giovani designer decisamente troppo in bolletta per pagarsi gli affitti stratosferici dei giorni della design Week?

Il secondo si chiama Piccole Opere Pubbliche e prede forma nel Quartiere Operaio Umanitaria di via Solari a Milano, una proprietà comunale che dopo anni di parziale degrado sta nuovamente ritrovando attenzione e riscatto. Nei giorni del Salone, Esterni allestisce negli spazi in disuso della vecchia bocciofila una nuova piazza, luogo di incontro per i residenti ma anche punto di partenza per ripensare una nuova logica di condivisione degli spazi.

Da non perdere, infine, il party di chiusura del Public Design Festival: l’appuntamento è sabato 13 aprile presso gli spazi della Piscina (in via Segantini 6), dalle 18.30 alle 2.

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ultimo aggiornamento: 28-03-2013