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Fuorisalone 2017: l’intervista all’architetto Marco Piva
In occasione del Salone del Mobile 2017 abbiamo incontrato ed intervistato l’architetto Marco Piva. Leggi tutto su Designerblog
In occasione del Salone del Mobile 2017 abbiamo incontrato ed intervistato l’architetto Marco Piva.
Può sembrare un po’ scontata, ma in realtà chiedere cosa presentate nell’edizione 2017 della Milano Design Week è la domanda migliore per sapere in cosa vi differenziate dalla concorrenza
“Quest’anno il mio studio sarà protagonista del Fuorisalone all’interno di due location storiche legate alla città di Milano, il Palazzo delle Stelline in Corso Magenta, e la Pinacoteca di Brera. Al Palazzo delle Stelline abbiamo allestito una mostra, “My Light Years”, che racconta, tramite immagini e prodotti selezionati, il tema della Luce come elemento basilare nella configurazione dei miei progetti di Architettura, di Interior ed Industrial Design. Icone di luce, create negli anni per alcune delle aziende più rappresentative, saranno affiancate a una selezione di soluzioni innovative per raccontare le infinite declinazioni che le sorgenti luminose possono assumere. In Brera, invece, siamo all’interno del bellissimo progetto White in The City, con la direzione artistica di Giulio Cappellini e main sponsor Oikos, e abbiamo creato, con Helios Automazioni, una scultura “City of Light” per il progetto White Architecture, e realizzato in partnership con Marie Claire Maison la mostra White Luxury, all’interno dell’impianto monumentale della Sala Della Passione, che sarà una scenografia sorprendente e coinvolgente dove il Bianco verrà presentato in relazione ad un’idea di Lusso colta e raffinata, una mostra multisensoriale dove, oltre al migliore design Italiano, rappresentato da aziende come ad esempio Euromobil, Lualdi, Oikos, troviamo orologi, vestiti, tablet e accessori luxury di ultima generazione, con la presenza di brand come Maserati, Chanel, Samsung. Come prodotti invece, presenteremo con Zonca International la nuova lampada Jewel, con Italamp nuove versioni cromatiche e applicazioni della lampada Crowns, con Lualdi, a completamento del lavoro iniziato lo scorso anno, l’intero sistema Edges e con Sahrai una nuova collezione di tappeti che abbiamo chiamato Cave.”
Perchè venire a visitare il salone dopo 56 edizioni? Qual è il segreto di giovinezza che si nasconde dietro questa fiera?
“Perché oggi è l’unico appuntamento a livello mondiale dove, oltre a vedere il tema dei trend e tendenze, per cui tutto quello che succede nell’ambito della casa e dell’abitare, c’è anche una componente importante per quanto riguarda le novità a livello tecnologico, di innovazione, di ricerca, di sviluppo dei materiali. Tra tutte le fiere, ritengo che sia la più “completa”, pensiero che trova riscontro a livello internazionale, visto il continuo e costante afflusso di visitatori ed espositori da tutto il mondo.”
Qual è il colore di questo salone a tuo avviso?
“Non posso che rispondere sicuramente Bianco! Il Bianco della Luce contro il buio, il Bianco dell’Assenza e al contempo della Presenza, il Bianco della purezza assoluta, il Bianco con le sue mille sfaccettature applicabili al mondo del Design e dell’Arte.”
Esiste un prodotto di design che non compreresti mai?
“Tendenzialmente no, perchè si presuppone che un prodotto di design sia un prodotto bello e funzionale, e non vedo motivo di precluderne l’acquisto. Qualora mancasse uno dei due termini, allora dovrebbe essere davvero bello da giustificarne l’acquisto (se non funzionale), o viceversa, davvero funzionale da giustificarne un’estetica non eccelsa. Se mancano entrambi questi presupposti…non stiamo parlando di un prodotto di design!”
La città di Milano che accoglie la fiera ha decisamente cambiato faccia negli ultimi anni, creando molti più spazi dedicati alla conviviali e alla socialità. Come il design secondo te si adegua a questo nuovo modo di vivere la socialità?
“Il design ha, da sempre, una componente sociale, raccontando il meglio della tradizione artigianale o industriale e ponendo particolare attenzione all’utilizzo di prodotti e risorse in modo responsabile e consapevole. Questa vocazione si sposa perfettamente con una città come quella di Milano, considerata non a caso la capitale della moda e del design, una città di tendenze ed innovativa, la collocazione ideale del Salone del Mobile e del suo Fuorisalone, che rappresentano l’apoteosi della socialità creata dal design: un momento di incontro che trascende i singoli oggetti e si riversa per le strade, nell’aria, ovunque.”