Un allestimento che propone un doppio punto di vista, quello di parte, che ripercorre la storia della fotografia nell’immaginario occidentale – lo sguardo europeo sul Giappone, e quello antropologico, che documenta le reali condizioni socio-culturali di uomini e donne nipponici.
< Tamamura Kozaburo, Geisha che gioca con una palla legata a un filo, 1900 ca. © 2013 Città di Lugano - Museo delle Culture - Collezione «Ada Ceschin Pilone» - Fagioli


Studio di Kusakabe Kimbei, Corriere tatuato, 1889-1914 ca. © 2013 Città di Lugano - Museo delle Culture - Collezione «Ada Ceschin Pilone» - Fagioli
Raimund von Stillfried-Ratenicz, Lottatori, 1870 ca. © 2013 Città di Lugano - Museo delle Culture - Collezione «Ada Ceschin Pilone» - Fagioli
Studio di Ogawa Kazumasa, Samurai, 1890 ca. © 2013 Città di Lugano - Museo delle Culture - Collezione «Ada Ceschin Pilone» - Fagioli
Anonimo, Veduta di Miyajima, 1880-1890 ca. © 2013 Città di Lugano - Museo delle Culture - Collezione «Ada Ceschin Pilone» - Fagioli
Ogawa Kazumasa, Due donne raccolgono molluschi sottocosta, 1890 ca. © 2013 Città di Lugano - Museo delle Culture - Collezione «Ada Ceschin Pilone» - Fagioli
Anonimo, Venditore ambulante di scope, 1880-1890 ca. © 2013 Città di Lugano - Museo delle Culture - Collezione «Ada Ceschin Pilone» - Fagioli
Ueno Hikoma, Veduta di Tokyo dal Colle di Atago, 1870 ca. © 2013 Città di Lugano - Museo delle Culture - Collezione «Ada Ceschin Pilone» - Fagioli


La mostra, visitabile fino al 25 agosto, si inserisce nella quarta edizione de La Storia in Piazza, che quest’anno indaga il vasto terreno delle identità sessuali. Il curatore, Francesco Paolo Campione, è anche il direttore del Museo delle Culture di Lugano, che ha prestato diverse opere provenienti dal suo archivio, che comprende oltre 5.200 fotografie all’albumina colorate a mano. Campione ha lavorato insieme a Marco Fagioli, storico dell’arte e curatore dell’archivio dal lontano 1973.
Per avventurarsi nel paesaggio umano del Giappone dell’800 si procede attraverso sette sezioni, che ripercorrono la vita quotidiana di bambini, donne e uomini. Il lavoro, la cultura, il paesaggio, l’armonia, la bellezza femminile e gli eroi dell’ultraesotico – i personaggi più tipici della cultura giapponese del tempo, sàmurai, kendoka, lottatori di sumo, tatuati, attori del teatro kabuki e geishe.

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ultimo aggiornamento: 28-03-2013