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Giorgio Armani celebra la sua fragranza maschile più iconica, Acqua di Giò, che ha avuto inizio nel 1996 – e nel 2012 avrebbe visto l’arrivo di Essenza e nel 2015 di Profumo – festeggia il 20 anniversario.

Fin dall’inizio questa fragranza ha incarnato il nuovo volto della mascolinità: un Apollo contemporaneo, ricaricato dalla natura, autentico e disadorno, con una forza interiore essenziale e potente. Una nuova sicurezza, un nuovo sguardo, un’aura differente.

Giorgio Armani, parlando del profumo, ha detto: “Questa fragranza è il simbolo di una mascolinità consapevole, sicura di sé, serena. Rappresenta l’uomo di oggi, alla ricerca di nuovi modi per bilanciare i suoi mondi interiori e quelli esteriori. Acqua di Giò concilia il corpo e lo spirito”.

I più grandi fotografi e registi che hanno contribuito a scrivere la storia della comunicazione di questa fragranza leggendaria – Herb Ritts, Peter Lindbergh, Bruce Weber, Patrick Demarchelier, Jacob Sutton, Matthew Brookes – hanno tutti scelto interpretazioni estetiche di raffinata semplicità, in bianco e nero. Nel corso degli ultimi vent’anni, questa scelta estetica del bianco e nero è diventata un segno distintivo del mondo Acqua di Giò. Da qui ha preso forma un’arte della semplicità che riesce a catturare una dimensione senza tempo, libera dalle convenzioni della moda.

Oggi, l’eterna Acqua di Giò compie 20 anni. Per rendere omaggio alla sua mascolinità senza tempo facciamo un salto nel passato con gli uomini che, nella sua storia, sono stati scelti per incarnarla.

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ultimo aggiornamento: 30-05-2016