Gustavo Vélez è considerato un giovane ambasciatore dell’arte colombiana in quel di Lucca, in piazza del Duomo e nella chiesa di Sant’Agostino per incontrare il pubblico toscano in una mostra che può vantare il patrocinio dell’Ambasciata in Italia della Repubblica di Colombia. E la ragione dell’importante sostegno è presto detta, c’è chi vede in questo interprete del 1975 il nuovo ambasciatore d’arte del paese sudamericano. Forte di ben 17 anni a Pietrasanta, e di una certa notorietà ad oriente, Vélez parla attraverso le sue opere del legame con la città della scultura italiana per eccellenza.
Questi e altri i significati dell’antologica che sarà inaugurata alle ore 17.30 del 5 ottobre la mostra, per proseguire fino all’8 dicembre 2013. Trentadue opere di medie e grandi dimensioni, alcune delle quali alte fino a 7 metri, realizzate dal 2010 al 2013, in marmo, bronzo o acciaio. Pezzi che giocano sulla scacchiera della vita, giocando tra spessori e simboli in un’energia che emerge nelle parole del critico Antonella Serafini:

Gustavo Velez è un viaggiatore per questo le sue sculture non possono stare ferme, non possono immobilizzarsi in un significato né in una forma e neppure in un materiale.
Di fronte ad una scultura di Velez dobbiamo continuamente spostarci di significato, girarci intorno e renderci consapevoli di una possibilità molteplice di interpretazione, o anche abbandonarsi alla linea, seguirla nel suo percorso tridimensionale, seguire il suo suggerimento estetico e lasciarsi…mi viene da usare una parola che suona eguale in italiano e spagnolo: incantare.

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Via | escultorgustavovelez.blogspot.it

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ultimo aggiornamento: 29-09-2013