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Il “sigaro più raro del mondo”, stando ai puristi, cioè il Fuente Fuente Opus X compie 20 anni. Ma torniamo indietro, ai primi anni ’80: Carlos Fuentes stabilisce, contro il parere di tutti, la sua manifattura di sigari nella Repubblica Dominicana, vicino alla città di Santiago. Qui, dopo molti tentativi, lui e la sua famiglia riescono a far crescere piante di tabacco che producono foglie di altissima qualità, dal gusto di un’intensità e una ricchezza uniche. Carlos era profondamente convinto di raggiungere questo risultato: il posto gli ricordava stranamente il “Pinar del Rio”, la valle dove si coltiva il miglior tabacco a Cuba. Così è nato il “Chateau de la Fuente,” la prima delle manifatture Fuente sull’isola di Hispaniola, prolungamento della società Fuente & Cie che suo nonno aveva fondato a Cuba nel 1912.

Per celebrare questo successo, si mise in testa di produrre il “re dei sigari”, senza cedere a compromessi sulla qualità: il Fuente Fuente Opus X. A cominciare dalla manodopera: prima di
essere autorizzati a lavorare in questo progetto, i “torcedores” – gli addetti all’arrotolamento dei sigari – dovettero seguire una formazione specifica di 10 mesi supplementari. Bisognava essere in grado di rispondere alle esigenze di Don Fuente: il sigaro doveva essere composto da 9 foglie di tabacco, mentre le altre manifatture si accontentavano solo di 5 per i loro modelli di prestigio (ovvero una per la capa, una per il capote e le altre 3 foglie per la tripa, il cuore del sigaro). Una volta arrotolati, i sigari venivano quindi “affinati” per almeno 2 anni prima di essere esportati, al fine di consentire ai diversi aromi di maturare e mescolarsi armoniosamente. Carlos Fuentes ci descrive l’ispirazione che lo ha guidato: “Volevo riprodurre qualcosa che esisteva già nella mia memoria. Volevo tornare molto indietro nel tempo, alla mia infanzia. Volevo tornare ai momenti più felici della mia vita. Volevo che mio nonno fosse orgoglioso di me, che lo fosse anche mio padre e che un giorno potessero esserlo i miei figli. Era una cosa che dovevo a me stesso.” 20 anni dopo, il Fuente Fuente Opus X riscuote il consenso unanime degli amatori, che se lo contendono.

“Una costruzione perfetta, aromi squisiti associati a un secolo di tradizione: ecco cosa rappresenta per noi il sigaro Fuente Fuente Opus X. Siamo grati alla manifattura orologiera Hublot per essersi unita a noi nel celebrare questo anniversario nel migliore dei modi, con la produzione di tre orologi eccezionali e speriamo di essere ancora associati in futuro a questa qualità Swiss made” ha dichiarato Carlito Fuente, CEO Arturo Fuente.

“Per chiunque ami i sigari, il Fuente Fuente Opus X è il punto di riferimento sia per l’intensità del gusto che per la qualità della realizzazione. Una ricerca dei migliori prodotti e dell’eccellenza della manifattura nella quale noi di Hublot ci identifichiamo totalmente. Siamo molto felici di poterci associare alla celebrazione dei 20 anni dalla nascita di questo puro d’eccezione attraverso la nostra terza collaborazione con la casa Arturo Fuente. Una partnership che funziona!” ha concluso Ricardo Guadalupe, CEO Hublot.

La partnership tra la manifattura orologiera di Nyon e quella di sigari Arturo Fuente ha avuto inizio nel 2012, in occasione del centenario della fondazione della casa Fuente. È la storia di un’amicizia tra gli uomini che presiedono al destino di queste due case e di legami più stretti di quanto possa sembrare tra l’industria del sigaro e dell’orologeria: minuzia, manifattura, scelta dei migliori materiali, produzione organizzata in laboratori e naturalmente valori convergenti, tra cui la ricerca dell’eccellenza. Una partnership che ha già prodotto due orologi.

È quindi naturale che oggi Hublot scelga di associarsi alla celebrazione dei 20 anni della nascita dell’Opus X lanciando tre orologi commemorativi in edizione limitata, che segnano la terza collaborazione tra i due marchi. Questi tre orologi Hublot Classic Fusion 45 mm Fuente 20th Anniversary Special Edition saranno prodotti in edizioni limitate di 20 esemplari ciascuna.

Il primo orologio è dotato di una cassa da 45 mm in ceramica nera satinata. La sua lunetta è scolpita nello stesso materiale. Il suo sontuoso quadrante blu è decorato con la famosa X che adorna gli anelli del leggendario puro, raddoppiata per l’occasione così da diventare la cifra 20 in numeri romani. È sormontato da lancette e indici placcati in oro rosa e dalla dicitura “20 Years” posizionata ad ore 6. Sul retro è incisa l’immagine esclusiva della famiglia Fuente, con la dicitura Chateau de la Fuente, Fuente Fuente Opus X 20 Years, nonché il numero di serie dell’edizione limitata del modello. Il suo cinturino è in alligatore nero cucito su caucciù, per un maggiore comfort al polso.

La seconda versione offre una sublime livrea in titanio spazzolato. La cassa e la lunetta sono finemente cesellate di incisioni che riproducono motivi di foglie di tabacco intrecciate a formare la lettera X. Le incisioni sul retro sono parzialmente laccate di blu. Il cinturino in alligatore grigio con fibbia déployante presenta un’impuntura blu ed è anch’esso cucito su caucciù.

La terza versione è in King Gold, la preziosa lega di oro – platino sviluppata da Hublot. Riprende le stesse incisioni e motivi del modello in titanio, con l’aggiunta di un cinturino color marrone. Tutte e tre le edizioni sono animate dal calibro HUB1112, un movimento automatico con una riserva di carica di 42 ore. Vengono consegnate in uno scrigno che serve da humidor, una cantina per sigari appositamente ideata da Hublot per regolare l’umidità e consentire la corretta conservazione dei moduli.

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ultimo aggiornamento: 07-07-2017