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Il bonus tredicesima 2024 slitta ancora: ecco a quando
Il bonus tredicesima 2024 è stato rimandato ancora una volta: vediamo cosa prevede e quando verrà discusso dal Consiglio dei Ministri.
Durante il Consiglio dei ministri del 23 aprile c’era in agenda anche il bonus tredicesima 2024. A sorpresa, però, è stato tolto dall’ordine del giorno diramato poche ore prima dell’incontro. Vediamo a quando è stato rimandato e cosa si sa sulla sua attuazione.
Bonus tredicesima 2024: ancora un rinvio inaspettato
Il bonus tredicesima 2024, almeno per il momento, non vedrà luce. L’incentivo era nell’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri dello scorso 23 aprile, ma è stato inaspettatamente rinviato. Il decreto legislativo sulla revisione delle imposte Irpef e Ires, stando alle prime dichiarazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dovrà essere ulteriormente approfondito prima della discussione. Inoltre, pare che la sua attuazione non sia così urgente.
Nelle bozze del bonus tredicesima 2024 si legge che si tratta di un’indennità fino a 100 euro, destinata ai lavoratori con reddito fino a 28mila euro con moglie e almeno un figlio riconosciuto, anche se nato fuori dal matrimonio, oppure adottivo o in affido. Ovviamente, stiamo parlando di un contributo destinato a persone “che si trovano in condizioni economiche di particolare disagio, anche in considerazione della presenza, nel nucleo familiare, di familiari a carico fiscalmente“.
Quando verrà discusso il bonus tredicesima?
Per il momento, soprattutto “a causa della limitatezza delle risorse disponibili“, il bonus tredicesima verrà corrisposto solo per il 2024. L’importo, ancora indicativo, dovrebbe essere definito entro il 15 novembre con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Salvo ulteriori cambiamenti dell’ultimo minuto, il contributo verrà analizzato dal Consiglio dei Ministri per l’esame preliminare nelle riunione in calendario la prossima settimana. Questa operazione, stando ella prime stime, costerà 100 milioni di euro, da finanziare con le maggiori entrate attese dal nuovo concordato preventivo biennale.