Il direttore che vive tra l’America e la Francia verrà presentato il prossimo 29 Agosto in conferenza stampa, ma il lavoro comincerà da Settembre. Le aspettative dei romani sono tante per un museo che fa fatica a decollare e che è continuo bersaglio di critiche. A sbirciare il suo curriculum si comprende la portata delle sue competenze internazionali e la solida esperienza, sia di critico che di curatore.

Hou Hanru è nato nel 1963 in Cina, dal ’97 è curatore di molte Biennali, come quella di Venezia, di Istanbul e di Shanghai. Attualmente è curatore della quinta Triennale di Auckland in Nuova Zelanda,che lo terrà impegnato fino ad Agosto. E’stato consigliere di numerose istituzioni museali come De Appel Foundation (Amsterdam), Kadist Art Foundation (San Francisco e Parigi), Guggenheim Museum di New York. Collabora con riviste internazionali d’arte, tra cui Flash Art International e Art in America.

La notizie è stata annunciata ieri dal Presidente Giovanna Melandri in seguito alle riunioni per il riassetto amministrativo del museo. Una nomina che insieme ad un’ondata di entusiasmo cerca di allontanare le critiche di questa primavera su favoritismi circa la scelta della Melandri di un suo collaboratore come segretario generale del Maxxi.

Hou Hanru dovrà far fronte a specifiche esigenze territoriali prima ancora che internazionali e alla tipologia del Maxxi di museo d’ arte e architettura. Un binomio che lui stesso predilige nella cura delle mostre, approfondendo l’influenza dello spazio sulla vita, l’ibridismo culturale e la diaspora. Hou ha guadagnato l’attenzione internazionale con Cities on the Move (1997-2000), una mostra itinerante curata con Hans Ulrich Obrist, che ha sottolineato i modi in cui gli artisti contemporanei asiatici hanno affrontato rapidi cambiamenti negli stili di vita.

Che sappia come risollevare il bilancio negativo del Maxxi con la sua offerta culturale?

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ultimo aggiornamento: 01-08-2013