Cinema
Il processo di Norimberga: la storia vera e le differenze con il film
Ecco qual è la storia vera di Il processo di Norimberga e quali sono le differenze con il film con Alec Baldwin.
Nel 2000 usciva Il processo di Norimberga, miniserie in due episodi che racconta proprio la storia del processo che si tenne in Germania dal 1945 al 1946 e in cui vennero processati i vertici nazisti per i crimini commessi durante la seconda guerra mondiale. Nella miniserie, che è trasmessa anche come un unico film, contiene però alcune errori e incongruenze storiche. Vediamo allora quali sono le differenze tra il film e la storia vera di Il processo di Norimberga.
Il processo di Norimberga: le differenze tra il film e la storia vera
La prima differenza tra ciò che si vede nel film Il processo di Norimberga, con protagonista Alec Baldwin, e i fatti realmente accaduti riguarda l’arresto di Hermann Goring: nello pellicola lo si vede consegnarsi agli americani, dopo un viaggio in auto insieme alla moglie e alla figlia, nella realtà fu scoperto e arrestato dai soldati americani nei pressi di Radstadt. Albert Speer non venne arrestato mentre teneva una conferenza ma fu arrestato a Donitz.
Nel film viene detto che il Palazzo di Giustizia di Norimberga è l’edificio nel quale furono promulgate le leggi razziali contro gli ebrei, nella realtà queste sono state promulgate durante il Raduno di Norimberga nel partito nazionalsocialista ma che non si tenne al Palazzo di Giustizia.
Nella realtà la sentenza furono pronunciate singolarmente per ogni imputato che, non collettivamente con tutti gli imputati in aula come si vede nella pellicola. I giudici del tribunale non erano quattro come si vede nel film ma otto.
Goring sarebbe dovuto essere il primo a essere portato all’esecuzioni, quindi scoprirono subito che si era suicidato. Le esecuzioni si sono tenute all’esterno del palazzo di giustizia, non all’interno.