Un incredibile insieme di splendidi manufatti di arte orafa, supera per la prima volta i confini della città, naturalmente il capoluogo campano, della quale è il venerato San Gennaro è il santo patrono e nella quale è, ormai da secoli, oggetto della costante devozione dei napoletani, alla volta della capitale. E’ proprio a Roma che sarà infatti possibile ritrovarsi faccia a faccia con il prezioso insieme nella mostra intitolata “Il tesoro di Napoli – I capolavori del Museo di San Gennaro”, visitabile fino al 16 febbraio presso il Museo Fondazione Roma a Palazzo Sciarra, effimero scrigno di presentazione di settanta pezzi unici esposti a cura di Paolo Jorio e Ciro Paolillo.
Un tesoro che porta degnamente il suo nome e non ha niente da invidiare, se non la fama, alle collezioni dei Gioielli della Corona d’Inghilterra e dello Zar di Russia. Composto, attraverso 700 anni di donazioni di papi, imperatori e da ex voto del popolo, contiene opere dal grande valore storico, come la Mitra incastonata con 3.964 gemme, commissionata da re Carlo II d’Angiò al maestro Matteo Treglia tre secoli fa. Si tratta infatti di uno degli insieme di arte orafa più ricchi e importanti al mondo, formatasi lungo un lungo arco di tempo compreso tra il 1679 e il 1993 che può vantare grandi esempi di devozione popolana, doni dei sovrani d’Europa e di altri potenti.
La curiosità con la quale vi lasciamo riguarda l’eccezionale mobilitazione inerente allo spostamento, avvenuto con un gran dispiego di uomini e di mezzi che ha portato i pezzi dal caveau del Banco di Napoli alla sede della mostra, con due blindati scortati da otto vetture e un elicottero dei carabinieri, dinanzi ad abitanti e turisti sbigottiti.

Via | roma.corriere.it

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ultimo aggiornamento: 31-10-2013