L’idea nasce da due artisti svizzeri, che hanno inviato un pacchetto anonimo direttamente dentro l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove l’australiano Julian Assange è rifugiato ormai da mesi. Si tratta di una peculiare performance artistica che usa una scatola inviata per posta, un pacco che contiene una fotocamera digitale programmata per scattare ogni 10 secondi e un localizzatore GPS.
Domagoj Smoljo e Carmen Weisskopf, gli artisti in questione, hanno inviato una mail al fondatore di Wikileaks, chiedendo di svelare attraverso gli scatti i dettagli della crisi diplomatica che Assange sta vivendo da mesi. Per poi inviare, una volta finito il reportage fotografico, la digitale e tutto il materiale ad un’altra persona a scelta, e attivare un meccanismo ispirato a quello che in gergo informatico si chiama ping. In questo caso però, si tratta di un REAL_WORLD_PING che usa come strumento di invio la posta comune, e come dati non un insieme di bit ma una scatola reale.
Julian Assange dopo essere stato accusato di stupro, ha ricevuto asilo politico dall’Ecuador, mentre la Svezia ha chiesto l’estradizione immediata dal Regno Unito per indagare dei presunti delitti sessuali. Da quando la Gran Bretagna ha concesso l’estradizione di Assange, è iniziata una vera e propria battaglia diplomatica, dopo che l’ambasciata ecuadoriana si è offerta di proteggere il giornalista e attivista di origini australiane. Se volete vedere gli scatti della performance in tempo reale, potete visitare il sito ufficiale di Real World Ping, dove una live webcam carica una foto di Assange ogni dieci secondi.
Via | Ecuavisa
Foto | Real World Ping
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