Le famiglie italiane continuano a fare i conti con le bollette: una situazione che oramai perdura da più di un anno, influenzata dal conflitto tra la Russia e l’Ucraina.

Nonostante il calo dei prezzi delle materie prime, al momento ci sono pochi motivi per esultare, soprattutto alla luce del ripristino degli oneri di sistema in bolletta dal 1° aprile, sospesi nel 2022 dal Governo.

Ci sono alcune province che, purtroppo, devono subire in misura maggiore i costi energetici. Oggi, dunque, scopriremo la classifica delle più care in assoluto.

lampadina monete

Costi energetici: Oristano e Benevento in cima alla classifica

Oristano conquista lo scudetto delle province italiane più costose in assoluto per quel che riguarda gli importi in bolletta. Al punto che, qui, una famiglia spende in media 3 mila euro annui circa per coprire i costi energetici nel mercato a maggior tutela. Il podio viene chiuso da Benevento e da Sondrio, con una spesa media annua rispettivamente pari a 2.974 euro e 2.941 euro. I costi si abbassano se si considera il mercato libero, con un risparmio annuo che si attesta intorno ai 500 euro, e che arriva oltre i 600 euro a Sondrio.

A tal proposito, è bene sottolineare che il mercato libero (che diverrà obbligatorio dal 1° gennaio 2024) rappresenta ad oggi la migliore opzione di risparmio.
Non a caso, come si scopre dai dati diffuso dall’Osservatorio di Segugio.it, le migliori offerte di energia elettrica appartengono proprio ai fornitori che agiscono al di fuori del mercato tutelato. In sintesi, come dimostrano anche i dati visti poco sopra, i prezzi indicizzati non sottoposti al controllo ARERA consentono di risparmiare dai 400 ai 600 euro annui circa.

Se si ritorna alla classifica delle province italiane con le bollette più care, il quarto posto viene occupato da Avellino con una spesa media di 2.940 euro (mercato tutelato) e di 2.486 euro (mercato libero). La top 5 viene chiusa da Belluno, con una bolletta media pari a 2.836 euro (2.451 euro nel mercato libero).

Luce e gas: le altre province più care della Penisola

Se si considera esclusivamente la spesa relativa all’energia elettrica, nessuna provincia italiana risulta cara quanto Roma. La Capitale, infatti, costringe le famiglie a pagare circa 1.500 euro annui di luce: un costo che cala intorno ai 1.060 euro, se si parla del mercato al di fuori della maggior tutela. Medio Campidano, Cagliari e Ogliastra hanno a loro volta dei costi piuttosto elevati, intorno ai 1.400 euro all’anno.

Se invece si valuta soltanto il gas, la top 3 delle province più costose corrisponde (quasi) a quella della classifica generale. Cambiano le posizioni, ma non gli interpreti: in tal caso, infatti, Sondrio arriva prima, seguita da Benevento e da Oristano. I costi annui sono comunque molto simili, con una spesa media intorno ai 1.670 euro (mercato tutelato) e ai 1.400 euro (mercato libero).

In conclusione, analizzando i dati, appare ancora una volta chiaro questo concetto: chi aderisce al mercato libero ha la possibilità di risparmiare, ogni anno, delle cifre importanti.

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ultimo aggiornamento: 17-04-2023