Chi di voi ricorda la puntata dei Simpson in cui Lisa creava una nuova Malibou Stacy – la Barbie di Springfield – meno frivola, più acqua e sapone e soprattutto saggia? Lo scopo di Lisa – fallito – era quello di mettere sul mercato una bambola più reale e meno stereotipata, in linea con le sue giovani acquirenti e con il loro stile di vita, più segnato dalla quotidianità che dai party in piscina.
E’ più o meno quello che l’artista/designer americano Nickolay Lamm ha voluto fare creando una Barbie normale, per dimostrare che “anche la realtà può essere bella”.
E così è venuta fuori la sua bambola, chiamata Lammilly Doll (riprodotta in 22 mila pezzi): niente chiome fluenti, vitino a vespa e sorriso smagliante, ma smagliature, cellulite e brufoli da appiccicare sulla fronte grazie al pratico kit di difetti.
E i difetti, si sa, sono davvero tanti: si va dalle punture di zanzara all’acne giovanile, ai gomiti scorticati per via di una caduta fino a lentiggini, bende e occhiali da vista.
Lammily inoltre è più bassa della Barbie originale e più in carne, con tanto di sedere e cosce con smagliatute e cellulite. E poi indossa abiti comuni, comodi e soprattutto non sorride tutto il tempo.
Per produrre la sua bambola normale, l’artista ha lanciato una raccolta fondi tramite una petizione online che ha letteralmente sbancato, andando ben oltre le sue aspettative iniziali: 501 mila dollari in pochi mesi.
Il denaro è stato utilizzato da Nickolay per realizzare questa bambola – che nel frattempo è letteralmente andata a ruba – ma servirà anche per la realizzazione del Ken, il compagno di Barbie, in versione normale. Via tartaruga e bicipiti scolpiti, sostituita con una bella pancetta da birra e villosità varie su petto e schiena.
Per dotare la sua bambola di un degno compagno, ma anche per evitare le prime accuse sessiste provenienti dal campo femminista che lo tacciavano come misogino.
Credits | Lammily.com
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