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Le 3 Mercedes più esclusive dell’era moderna
Il catalogo della “stella” propone sempre dei modelli interessanti, ma alcuni si collocano su altri pianeti, per fascino, esclusività e prestazioni.

La Mercedes ha sempre prodotto delle auto di lusso, ma alcune incarnano meglio le note dello sfarzo. Oggi abbiamo selezionato per voi le tre vetture più esclusive della casa di Stoccarda, fra quelle dell’era moderna.
Si tratta di prodotti per pochi eletti, dal marcato fascino sportivo, che li rende speciale oltre i numeri produttivi, particolarmente bassi, specie in rapporto alle cifre rituali del marchio. Seguiteci nel viaggio alla scoperta di questi modelli esclusivi, destinati al collezionismo di fascia alta.
Sono auto particolari, destinate agli intenditori più facoltosi, che non hanno problemi a staccare un assegno pesante per assicurarsi un giocattolo per adulti su quattro ruote.
Mercedes SLS AMG GT Final Edition
La Mercedes SLS AMG GT Final Edition è un’instant classic, che chiude la serie più estrema della granturismo di Stoccarda. Questa vettura è spinta da un motore anteriore centrale V8 AMG da 6.3 litri, con 591 cavalli all’attivo.
La sua dirompente energia viene scaricata a terra con pneumatici Cup, sviluppati in esclusiva per l’opera della “stella”, al fine di migliorare la sua dinamica di marcia.
E’ una sportiva ad alte prestazioni, che rinnova il mito della 300 SL, la vecchia “Ali di Gabbiano”. Un appellativo legato alla particolare apertura delle porte, la cui originalità ha segnato il destino della progenitrice, conosciuta nel mondo con tale nome.
L’erede riprende la soluzione, ma pur con il suo fascino, difficilmente riuscirà a lasciare un segno nella storia come la “nonna”, eletta nel 1999 “Auto Sportiva del secolo”, per la fluidità delle forme, piene di eleganza e forza dinamica, in un insieme proporzionato e seducente.
Disponibile nelle versioni Coupé e Roadster, questa creatura sigilla la produzione della Serie SLS AMG, che non ha faticato ad entrare nel gotha delle supercars.
Nella sua ultima declinazione, la sportiva della casa tedesca guadagna un look ancora più corsaiolo, con cofano motore in carbon-look e presa d’aria centrale, splitter sullo spoiler anteriore e alettone posteriore, entrambi in carbonio. La veste estetica è completata dagli esclusivi cerchi fucinati in lega, che contribuiscono all’immagine atletica dell’auto.
Tali appendici non hanno una valenza soltanto stilistica, ma servono ad agevolare la deportanza e la dissipazione del calore degli organi meccanici, inevitabilmente alto con un’opera di questa portata. Facile immaginare un forte interesse dei collezionisti, per assicurarsi un prodotto esclusivo ed altamente prestazionale come la SLS AMG GT Final Edition.
Mercedes SLR Stirling Moss
La Stirling Moss chiude la serie SLR, di cui rappresenta il canto del cigno. Questo modello, che celebra il successo alla Mille Miglia del 1955, sigilla la fruttuosa esperienza della Sporty Light Raceworthy. E’ una versione senza compromessi, che ha completato il processo evolutivo, traghettando la serie verso l’uscita di scena.
Rispetto alla base di partenza non ci sono differenze sul piano motoristico, perché la spinta viene garantita dal classico 5.5 litri da 650 cavalli, sovralimentato con compressore volumetrico. Questo vulcano di energia permette un’accelerazione da 0 a 100 in meno di 3,5 secondi e una velocità massima di 350 km/h. Con simili valori prestazionali la creatura della “Stella a tre punte” si dimostra degna di ricevere in dote il nome del celebre pilota britannico.
L’ultima SLR è un bolide che concede esperienze di guida indimenticabili, in forma pura e semplice come ai vecchi tempi. All’esplosione emotiva concorre il design, totalmente rivisto, per rifarsi ai tratti distintivi della gloriosa progenitrice. Il risultato è superbo, con citazioni stilistiche di alta scuola: basta guardare gli scarichi per rendersene conto. Ma in tutta la carrozzeria in fibra di carbonio è un continuo fiorire di elementi ispirati alla nobile ascendenza.
In questa barchetta manca persino il parabrezza, per regalare il fascino della velocità allo stato elementare. Solo i piccoli deflettori proteggono gli occupanti dal vento di marcia. Due cupolini integrati nella carrozzeria fungono da roll-bar, segnando fortemente i tratti espressivi dei volumi. Molto curata l’aerodinamica, con diffusore ancora più grande, specie nella parte terminale.
Lo scivolamento dei flussi genera una deportanza congrua all’indole del modello. Il guidatore ha la facoltà di regolare dall’abitacolo l’alettone mobile, detto Airbrake, per aumentare la presa sull’asfalto del retrotreno. L’appendice, al di sopra dei 120 km/h, si solleva automaticamente, per limitare la scorrevolezza e rendere ancora più perentoria la frenata.
Il modello è stato prodotto in soli 75 esemplari, ciascuno dei quali venduto a 750 mila euro. Ma i soldi non bastavano: per aggiudicarsene una occorreva avere in garage anche una “normale” SLR, di cui la Stirling Moss rappresenta l’atto finale.
Mercedes SLR 722
Ha la scheda tecnica della Stirling Moss, da cui quest’ultima deriva, quindi rimandiamo alla pagina precedente per conoscere la potenza e l’architettura motoristica. Qui vogliamo mettere a fuoco il perché della sigla di questa serie speciale della SLR, la cui sigla 722 richiama il numero della 300 SLR che il grande Stirling Moss condusse verso la vittoria nella Mille Miglia del 1955, stabilendo un record cronometrico mai più battuto. La linea, con muso lungo e affusolato, è inconfondibile.
