Come nascono i grandi designer? Quali sono le caratteristiche che possono fare la differenza tra un designer che fa onestamente il suo lavoro e un designer, invece, che viene acclamato a livello internazionale per le sue intuizioni? Come si diventa, ad esempio, un Philippe Starck o un Tom Dixon? Will Gibbons, designer statunitense, spiega quali sono le 9 caratteristiche che di solito posseggono i grandi designer.
Stiamo parlando di atteggiamenti, di piccole accortezze, di comportamenti che un designer mette in atto per poter fare grandi cose, per poter creare progetti che possono realmente cambiare in meglio la vita delle persone, semplicemente diventando funzionali ed esteticamente unici.
Ecco, allora, quali sono le 9 caratteristiche che un grande designer dovrebbe avere:
- Osservazione: la curiosità, il saper osservare e prendere nota, anche solo mentalmente, di quello che vedono è un ottimo punto di partenza.
- Ascolto: i grandi progettisti sono anche dei grandi ascoltatori, perché solo ascoltando le reali esigenze delle persone sappiamo quello di cui hanno veramente bisogno.
- Desiderio: un bravo designer deve desiderare di cambiare le cose, di migliorare ciò che già esiste, deve desiderare il cambiamento.
- Contesto: i grandi designer riescono a capire il contesto in cui vivono o il contesto nel quale andranno a vivere le creazioni che progettano.
- Soluzioni: i designer devono trovare delle soluzioni a dei problemi, devono porsi degli obiettivi.
- Comunicazione: un buon designer deve saper comunicare, deve saper descrivere e proporre le proprie idee e deve saper comunicare per poter lavorare in squadra.
- Integrazione: ogni buon progettista deve essere in grado di integrare l’idea che in mente nella vita del target di riferimento.
- Considerazione: i designer devono tenere in considerazione l’impatto che le loro idee avranno sugli altri, sull’ambiente e sull’economia.
- Essere “slegati”: i grandi designer non sono legati a regole. Il progettista deve comprendere le norme sociali e altre regole, ma deve anche aprirsi a nuove strade, che possono essere differenti da quelle intraprese finora. Le domande “E se?” “Perché no?” devono riecheggiare sempre nella sua mente.
Foto | da Flickr di kentwang
Via | creativebloq
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