Scultura
Le città scolpite di Matthew Picton. Mappe 3D tra storia e memoria
L’artista inglese Matthew Picton scolpisce con la carta mappe tridimensionali delle città. Ma il suo lavoro va oltre la geografia per restituire la memoria, l’anima dei luoghi.

Quando ci si imbatte in un lavoro come quello di Matthew Picton si resta facilmente colpiti. Le sue mappe scolpite con la carta ci portano proprio dentro il cuore pulsante delle città rappresentate, a volte colte in un determinato momento storico e drammatico, come un incendio, un’inondazione o un assedio.
L’idea è semplice, i materiali sono poveri, l’impatto estetico interessante, i contenuti coinvolgono storia, urbanistica, estetica.
Carta piegata con artigianale pazienza e scelta con altrettanta attenzione. Ogni singolo pezzetto viene realizzato nei minimi dettagli ed intessuto nella scultura finale. C’è così Londra colta dopo il grande incendio del 1666 o durante la Seconda Guerra Mondiale, realizzata con pezzi di carta strappati da vari libri che parlano proprio dell’epoca 1943-45. Poesie, ma soprattutto pagine di romanzi di autori come Graham Greene, Rosie Alison, Elizabeth Bowen e Christopher Fowle. Poi c’è New York dopo gli attacchi dell’11 settembre, con una macchia scura al posto delle torri, ricavata dai titoli dei giornali nei giorni successivi l’attacco al World Trade Centre. Si prosegue con Las Vegas, realizzata con carta verde fluorescente ricavata dal romanzo Paura e delirio a Las Vegas di Hunter S. Thompson e Mosca rasa al suolo dall’esercito di Napoleone Bonaparte nel 1812.
Nato in Inghilterra, dopo il diploma alla London School of Economics, Picton è emograto negli Stati Uniti. Parlando di sé racconta che “il mio interesse per le mappe è nato camminando, l’immaginarsi un luogo che le mappe creano nella mente ed un amore duraturo per i viaggi, il paesaggio e la geografia.”
Matthew Picton – Mappe 3D di carta
