Arte e cultura
Le vedute di Guglielmo Ciardi in mostra a Milano
Inaugura venerdì 12 aprile 2013 la prima retrospettiva italiana su Guglielmo Ciardi, uno degli ultimi protagonisti del vedutismo veneto dell’Ottocento.

La mostra, con opere provenienti da collezioni italiane e straniere, è curata da Francesco Luigi Maspes ed Enzo Savoia e sarà allestita fino al 31 maggio presso GAMManzoni – Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea e visitabile gratuitamente.
Proseguendo nel solco di quanto tracciato da Canaletto, Guardi e Bellotto, Guglielmo Ciardi (Venezia, 1842-1917), ha saputo descrivere e cantare la magia di Venezia, magia di acque ed edifici, di canali e calli.
Tutto comincia negli anni dell’unificazione dell’Italia, quando Ciardi frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia, rimanendo in particolare impressioanto dalle lezioni del professor Domenico Bresolin. Poi Ciardi scende in Toscana, a Firenze, dove incontra Telemaco Signorini e i macchiaioli toscani e a Roma, dove fa conoscenza con Nino Costa, garibaldino e fautore di una pittura che aspiri ad essere anche conoscenza diretta della natura, come sostiene nei suoi dettami della pittura dal vero.
Guglielmo Ciardi – Milano – Gammanzoni
Così Ciardi scende per strada e dipinge il paesaggio “fatto dal vero e studiato ad occhi aperti” scegliendo proprio i luoghi a lui più cari, da Venezia alla laguna, dal Sile alla campagna trevigiana, la “liberazione dalla città”.
