Il rendering, lo ammettiamo, non rende giustizia all’offerta ricca proposta dal Padiglione Estonia per Expo Milano 2015. Il Paese ha infatti “risparmiato” sulle immagini in computer grafica pur promettendo faville per l’Esposizione Universale del prossimo maggio.
L’Estonia infatti ha previsto di articolare il suo Pavillon basandosi su alcuni concetti chiave che rendono unica questa terra. Il primo è certamente la natura incontaminata (le foreste estoni sono lussureggianti e coprono quasi il 50% del territorio), seguita dalla sostenibilità ambientale, dal cibo biologico e anche dall’innovazione tecnologica.
Forse non tutti sanno, a quest’ultimo proposito, che Skype, il noto programmino per le videochiamate online, sebbene abbia bandiera svedese (il fondatore della compagnia è infatti l’imprenditore Niklas Mårten Zennström), è stato messo a punto da capacissimi informatici estoni.
Non mancheranno nel Padiglione quindi applicazioni hi-tech e soluzioni tecnologiche d’avanguardia, unite alle altre ricchezze che il Paese offre. Un esempio è il buon cibo biologico, sintesi di una produzione agroalimentare amica dell’ambiente, con aria pulita e natura incontaminata.
È comprensibile quindi la scelta estone di investire più in contenuti che in “abbondanza”. La struttura del Padiglione occuperà infatti un’area di soli 1010 metri quadri, ma si presenta con un biglietto da visita importante, che lascia intendere l’impegno estone nell’ecologia.
Il Pavillon è infatti costruito con materiali eco-sostenibili e per il 50% riciclati, esempio di quella sostenibilità ambientale per cui l’Estonia intende farsi ricordare anche dopo la fine di Expo.
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