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Non solo Pompei ed Ercolano, l’Italia è costellata di aree archeologiche inaspettate, come quella di Libarna piccola frazione del comune di Serravalle Scrivia (Al), che consiglio a chiunque voglia scoprire la storia coniugandola con la vista di un paesaggio naturale dove nascono gli Appennini. Libarna nasce con la popolazione italica dei Liguri presente sul territorio fino alla seconda età del Ferro, che aveva creato una rete commerciale collegata a Genova, sede di un emporio etrusco. Non ebbero vita facile i romani quando decisero di conquistarla per la loro indole combattiva, ma è proprio dopo la conquista che potenziano la rete di comunicazione e Libarna diventa il centro di un sistema di comunicazione che attiva l’economia. Libarna perde importanza durante l’epoca tardoantica, forse per l’importanza della città di Serravalle, ma grazie ai lavori per la ferrovia Torino-Genova e la costruzione della Strada Regia dei Giovi (1820-1823) che l’antica cittadina è tornata alla luce.

Cosa vedere:

Il sito si può visitare accompagnati dai custodi che si occupano di spiegare la storia di Libarna. La visita molto piacevole ed informale ha la durata di 1 ora e mezza e sarete dotati di boshure con ricostruzioni 3d delle strutture architettoniche dell’area.

Isolati abitativi e strade urbane: sviluppata sul decumano principale (via Postumia) e su direttrici minori, Libarna costruisce intorno alle sue arterie viarie i due grandi isolati, dove sorgono le botteghe artigiane e ricche domus con strutture complesse, stanze di servizio, cortili (delimitati oggi da alberi) e preziosi mosaici con soggetti mitologici, come quello di Licurgo e Ambrosia, appartenuto, forse, alla domus di un gladiatore.
Botteghe: lunghi marciapiedi ancora visibili coperti da portici, così erano disposte le botteghe di Libarna, dove si trovavano anche una lavanderia con canali di scolo e un ambulatorio, dove sono stati ritrovati strumenti medici. Molto probabilmente l’ambulatorio era collegato ad un cortile usato dai giovani per l’allenamento sportivo.
Anfiteatro: di forma ellittica l’anfiteatro, durante la seconda guerra mondiale, è stato usato come rifugio per l’esercito. Ma in passato svolgeva la stessa funzione del famoso Colosseo, per combattimenti tra gladiatori e per le venationes con animali pericolosi.
Terme: la cura del corpo passava dalle terme, sintomo di una cittadinanza raffinata che dedicava molto tempo al divertimento e al benessere.

Foro: sarete condotti dalla guida a scorgere il Foro: vi indicherà l’antico centro della vita cittadina oltre gli attuali binari della ferrovia, che tagliano a metà l’area, un tempo porticata.
Teatro: del I secolo ospitava fino a 3.800 spettatori. Dotato di copertura per i mesi più caldi, qui si svolgevano spettacoli di autori greci e romani ed era costituito da una cavea con galleria per gli spettatori e da un’orchestra di dimensioni superiori rispetto altri teatri romani.

Orari

Lunedì chiuso. Martedì-venerdì aperto dalle 9.00 alle 12.00; sabato e domenica dalle 10.00 alle 16.00.
Ingresso libero.

Come raggiungere Libarna

in Auto (Autostrada A7, uscita di Serravalle Scrivia)
in Treno: (Stazione FS di Serravalle Scrivia, oppure di Arquata Scrivia e di Novi Ligure)
in Autobus di linea: Autolinee C.i.t. (Novi Ligure – Serravalle Scrivia – Arquata Scrivia)
in Bus Navetta “Outlet Serravalle” (Novi Ligure FS – Outlet Serravalle – Libarna – Arquata Scrivia FS). Biglietto: 1 Euro.

Foto| comuneserravalle-scrivia

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ultimo aggiornamento: 22-04-2016