Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria. Importante la testimonianza di Liliana Segre di cui vi proponiamo alcune frasi.

Nella Giornata della Memoria che si celebra ogni anno il 27 gennaio, vogliamo proporvi alcune frasi si Liliana Segre, testimone della Shoah, sopravvissuta all’orrore di Auschwitz, ebrea italiana colpita dalle Leggi razziste volute da Benito Mussolini e oggi senatrice a vita.

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Liliana Segre frasi: Shoah, Olocausto e Giornata della Memoria

Liliana Segre
Liliana Segre

“Forse, è proprio questo insegnamento che io spero di riuscire a trasmettere, come nonna: non odiare e non vendicarsi, ma nello stesso tempo non dimenticare. Essere forti per gli altri, oltre che per sé stessi”. (Dall’intervista a Vatican News, 27 gennaio 2020)

“Lo studio poi fu decisivo al mio ritorno dal lager. Ero un animale ferito, avevo perso mio padre e i nonni, concentrarmi a recuperare gli anni di scuola perduti mi permise di non impazzire”. (dall’intervista al Corriere della Sera, 30 Agosto 2020)

“Sognavo la vendetta: capii che non ero come il mio assassino e da quel momento sono diventata quella donna libera, quella donna di pace, che sono anche adesso”.

“Indifferenza. Gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all’ombra di quella parola. […] La chiave per comprendere le ragioni del male è racchiusa in quelle cinque sillabe, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore”.

“Nei campi di sterminio rimasi sola, e non rividi più mio padre. Chi è stato ad Auschwitz ha sentito per anni l’odore di carne bruciata: non te lo togli più di dosso. E poi rimani sempre quel numero”.

“Io da tre anni almeno sento che i ricordi di quella ragazzina che sono stata, mentre oggi sono una vecchia di novant’anni, non mi danno pace. Non mi danno pace perché da che sono diventata nonna io, trentadue anni fa, di uno dei miei tre nipoti – per fortuna ne ho tre, oltre che tre meravigliosi figli, e il Parlamento europeo e la non mia estinzione mi sembrano in questo momento lo stesso miracolo, non so se sbaglio, immodestamente, immodestamente – quella ragazzina lì che ha fatto la marcia della morte, quella lì che ha brucato nei letamai, quella lì che non piangeva più, quella lì che cercava la parola comune, quella lì è un’altra da me e io sono la nonna di me stessa”. (dal discorso al Parlamento europeo, 29 gennaio 2020)

“Non mandate i figli in gita ai campi di sterminio. Lì si va in pellegrinaggio. Sono posti da visitare con gli occhi bassi, meglio in inverno con vestiti leggeri, senza mangiare il giorno prima, avendo fame per qualche ora”.

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ultimo aggiornamento: 27-01-2023