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In occasione della London Fashion Week, Manuel Facchini ha presentato la nuova collezione autunno inverno 2016 2017 che gioca con la forza dirompente dell’arte che si unisce e si contamina in un’architettura effimera fatta di blocchi e contrasti.

Una collezione come uno scrigno che scompone e armonizza i contrasti unendo l’ars scultorea cinetica, 3D e flessuosa di Richard Sweeney alle architetture gotiche e algoritmiche di Michael Hansmeyer. La contrapposizione dialoga nei tessuti in cui è continua la metamorfosi tra rigidità e morbidezza: i grafismi si scompongono con illusionismi sinuosi e apparentemente antitetici sugli chevron e i check.

Un intreccio di materia antica e forma innovativa in cui i fili per connettersi al mondo giocano senza frontiere: l’effetto rock è creato da elementi inediti, come le vele di metallo che disegnano fondi manica o scolli. High-tech meets sport: l’andamento è dinamico nei capi che confondono linee in un’alternanza di tessuti dove l’effetto couture è dato da termoformature per effetti a rilievo di disegni 3d o bucati.

Vincono sempre le proporzioni: l’asimmetria di ispirazioni si riflette nei volumi – nei monospalla dalla manica lunga in cui i tessuti, scomparendo, creano un ricamo come uno scheletro; la contaminazione è totale tra tessuti e pelle per un effetto taouage à la page – jacquard con fil coupè, trasparenza e rilievo insieme- in un second skin, da osare e dosare.

I capospalla sono over, sono dritti a scatola o ovoidali- come i chiodi, anche lunghi; i cappotti con chevron effetto cocoon sono asimmetrici -rigorosi davanti, morbidi dietro. Tanti i pantaloni: dritti, stretti o leggermente svasati in fondo, spesso in pelle o con inserti, mai classici ma evoluti, distorti e rivisitati, tra fluidità e rigidità. Dominano il nero e il bianco ottico accesi da incursioni vitaminiche di tocchi di purple e rosso scuro che aggiungono dinamismo alle texture.

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ultimo aggiornamento: 21-02-2016