Oggi, 18 febbraio 2014 il ricordo di Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni genio dell’Arte universalmente conosciuto semplicemente sotto il nome di Michelangelo, riecheggia potente ben oltre i confini del Belpaese nel quale vide i natali. In questa data infatti, a ben 450 anni dalla morte, avvenuta a Roma nel 1564, ritorniamo su Michelangelo, il poliedrico Artista passato alla storia, che seppe segnare come scultore d’emozione, pittore di estremo talento ed anche poeta raffinato, ammirato e stimato in molte corti italiane ed estere, prima tra tutte quella fiorentina magnificata da Lorenzo de’ Medici.
E per seguire i suoi passi in rete è possibile inoltrarsi tra le righe del sito di Caprese, ridente comune rupestre dell’aretino, ma sopratutto tra le grandi opere, permeate da una ferma spiritualità che vedeva nell’onnipresenza della morte e dei suoi elementi di caducità cosparsi lungo l’arduo sentiero della vita, quella “condizione di eternità” tanto cara al cristianesimo. Un percorso tradizionalmente rappresentato nell’evoluzione del tema della Pietà, tanto caro all’artista, simbolo inesorabile dell’intensificarsi dell’interrogazione religiosa che porta l’uomo e l’artista a dubitare di quella levigatezza espressiva che caratterizza il primo gruppo scultoreo di estrema finezza, realizzato esposto nella basilica vaticana di san Pietro, cuore pulsante della cristianità, per i tratti della Pietà Vittoria Colonna, all’Isabella Stewart-Gardner Museum, Boston e per la Pietà Bandini con l’aggiunta di Nicodemo, al Museo dell’Opera del Duomo, Firenze fino all’apoteosi del dolore, evidente nel voluto non-finito della “Pietà Rondanini”, espressione concreta del tormento umano e di una coscienza che al cospetto del divino misura con umiltà la sua grande imperfezione.

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ultimo aggiornamento: 18-02-2014