Moncler in Borsa arriverà solo lunedì 16 dicembre. Tuttavia il luxury brand noto per i piumini cult, preannuncia una partenza con il botto, e stabilisce uno dei record stellari dell’anno, con una domanda 31 volte superiore all’offerta. Oltre 21 miliardi di euro sono stati offerti per Moncler, un traguardo che ha sorpreso tutti in positivo. All’arrivo in Piazza Affari il marchio di Remo Ruffini potrebbe ascendere ancora.

Lo sbarco ufficiale di Moncler in Borsa sarà a dir poco sorprendente, a conferma di quanto sia forte il nostro made in Italy di lusso, l’alta qualità manifatturiera ed esclusivamente nostrana. Le banche d’affari hanno stabilito per l’azienda tessile fondata nel 1952 e produttrice di capi d’abbigliamento invernali e accessori apprezzatissimi in tutto il mondo, un prezzo di ben 10,20 euro ad azione. Ciò significa che il valore totale attribuito all’azienda Moncler arriva ai 2,55 miliardi.complessivi.

Il lusso made in Italy è un settore in piena crescita, i prodotti artigianali di alta gamma sono stimati in tutto il mondo. E la storia di successo di Moncler è l’ennesima conferma e un incentivo importante per gli imprenditori della moda e dei suoi dintorni più prestigiosi.

L’identità nostrana è una costante di pregio per l’heritage di molte maison, il luxury brand Moncler è la prova definitiva. Diventato nel 1992 un’azienda italiana e all’italiana, nel 2003 il marchio è stato preso alle redini da un imprenditore visionario come Remo Ruffini (attuale direttore creativo e socio al 32%). La domanda per Moncler in prossimità dell’arrivo in Borsa di Milano, giunge da tutti i continenti: per un terzo dagli Stati Uniti, un terzo dall’Europa e un terzo dal resto del mondo tra cui Paesi come Singapore e Qatar.

Tra le grandi presenze del libro di futuri azionisti rientrano: BlackRock, Capital Group, con Capital World e Capital Research, e Fidelity, le Assicurazioni Generali e la società di gestione Kairos. Il lusso prodotto in Italia è una nicchia di mercato non solo che tiene e tiene bene in tempi di crisi, ma che segna più di un rigore in questa durissima sfida economica di ripresa e crescita globale.

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ultimo aggiornamento: 12-12-2013