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Monet profetico, antesignano di un’arte che ha segnato il ‘900: l’Informale. La mostra alla Fondazione Magnani Rocca di Parma, fino all’11 dicembre, dal titolo Monet. Quelle Ninfee che anticiparono l’Informale è un percorso attraverso le percezioni della materia a cui l’artista impressionista ha dedicato la sua ricerca, che condurrà l’arte verso l’Informale. Osservare la natura per dissolverla sulla tela, corrosa dalla luce e dallo spazio è su questo che Monet si concentrava fin dalle sue prime opere. In mostra Falaises à Pourville, soleil levant , della collezione Magnani Rocca, un’impressione tra cielo e mare della Normandia, che introduce quello che sarà l’ossessione di Monet.

Al ciclo delle Ninfee ( arrivate alla Fondazione Magnani Rocca dagli Stati Uniti), Monet si dedica per trent’anni, dopo attenti studi e meditazioni, come era solito fare. Le Bassin des Nympheas , in mostra, è solo una delle opere che Monet realizza con lo stesso soggetto. Oriente e Occidente si fondono tra simboli che l’artista rende intramontabili. E’ proprio qui la sua capacità di profeta, nel voler a tutti i costi allontanarsi dal dato reale utilizzando la luce come elemento disgregante per sentirsi tutt’uno con la materia.

L’Informale e l’Action Painting americano, ma anche la Pop Art nel concetto di serialità, erano già tra le Ninfee di Monet, pronti a coglierne l’essenza di pari passo alle grandi scoperte e tragedie di un secolo.

Orari: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso, aperto lunedì 31 ottobre.
Biglietti: € 10,00 valido anche per le raccolte permanenti.

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ultimo aggiornamento: 29-09-2016