Dopo automobili e yacht, l’attivissima azienda guidata da Fulvio Maria Ballabio, ha avuto il suo nuovo battesimo nel mondo delle biciclette in occasione dell’annuale serata di gala organizzata a Siena dalla Fondazione del Principe Alberto II di Monaco (la Fondation Prince Albert II de Monaco), che ha come scopo la salvaguardia dell’ambiente e la promozione dello sviluppo sostenibile.

Nell’occasione, il titolare della casa automobilistica monegasca era presente per omaggiare il Principe Alberto II e la consorte Charlène Lynette Wittstock con due inediti modelli di bicicletta MCB creati e consegnati dall’architetto Matteo Caldirola.

Il principe Alberto II ha ricevuto in questa occasione anche il “Premio Tecnologia e Ambiente” che Confatigianato Motori ha voluto dedicargli per la politica rivolta alla salvaguardia ambientale dalla Fondazione che porta il suo nome, rappresentata in Italia dall’Avvocato Maurizio Codurri.

La Confartigianato Motori nello scorso settembre aveva riconosciuto lo stesso premio anche a Montecarlo Automobile e a BRC per le gli accorgimenti adottati per ridurre i consumi e le emissioni di CO2, nella realizzazione di vetture, come la Montecarlo Automobile Rascasse, supercar ecologica con sistema di alimentazione bifuel, benzina/GPL con arricchimento a idrogeno, il cui primo esemplare è stato consegnato ad un collezionista tedesco. Ma anche per la Montecarlo Automobile Carlo Chiti MonzaCodaLunga, dedicata all’ingegnere toscano partner di Fulvio Maria Ballabio. La GT Monegasca adotta una scocca in carbonio ed è spinta dal motore Alfa Romeo V6 3.0,alimentato a metano. In entrambi i casi lo sviluppo è stato messo a punto dall’azienda BRC.

Nella serata di Siena è stata inoltre presentata al Principe Sovrano di Monaco e a Bernard Fautrier vicepresidente e amministratore della Fondazione, anche una motocicletta elettrica da competizione da 600cc, prodotta sempre per Montecarlo Engineering (esposta anche nella serata a Monza di Confartigianato Motori) realizzata dal suo ideatore Carlo Gelmi, con la collaborazione degli ingegneri Mario Bonifacio, Marco Muzio, Giorgio Lunini e Roberto Altieri.

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ultimo aggiornamento: 17-10-2013