
[blogo-video id=”127481″ title=”Smell Festival” content=”” provider=”youtube” image_url=”https://media.artsblog.it/b/b42/maxresdefault-jpg.png” thumb_maxres=”1″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=S2RJ0vU1_Xg” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTI3NDgxJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9TMlJKMHZVMV9YZz9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj48L2lmcmFtZT48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzEyNzQ4MXtwb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTI3NDgxIC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTI3NDgxIGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]
Le sale del Mambo di Bologna dal 20 al 24 maggio si trasformeranno in un luogo difficile da definire, esempio di un museo cangiante: sarà paesaggio, natura o forse solo il suo microcosmo. Alla rassegna dedicata alla cultura dell’olfatto e del profumo, ideata e diretta da Francesca Faruolo, lo Smell, Festival dell’Olfatto per 4 giorni verrà presentato il progetto di Dacia Manto, artista milanese che ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, la cui ricerca mescola l’arte all’estetica, alla botanica e alla zoologia. E’ presentata l’installazione Mellifero #1 che interpreta la tematica di quest’anno “Performing Scents”, ma che potremo visitare fino al 28 maggio.
Aspettatevi un viaggio sensoriale e poetico nella vita delle api e degli insetti impollinatori condizionata dalle tracce odorose. Pronti a farvi coinvolgere da questo progetto olfattivo? L’installazione, completata dalla performance del 20 maggio alle ore 16.00, è la riproduzione di una tipica costruzione dell’alveare, dove materiali organici, disegni, quaderni e altri elementi provenienti dallo studio della botanica e dell’entomologia costruiscono un alveare tra l’immaginario e lo scientifico. Un sapere che Dacia Manto unisce all’interpretazione delicata e poetica, tipica delle sue opere, capace di farci conoscere attraverso le forme esistenti in natura nuovi confini percettivi della nostra esistenza.
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Indizi, piccoli elementi e secondari aspetti della realtà naturale contribuiranno a disegnare la mappa di una geografia indefinita, sempre mutevole. Le nostre capacità sensoriali e olfattive hanno coinvolto i presenti durante l’inaugurazione con la performance dell’artista che ha trasformato la scultura/alveare in un laboratorio dove gli odori delle cere, delle resine e dei mieli che si mescolano, daranno vita ad un codice espressivo che hanno coinvolto tutti, per riscoprirci sempre più simili alle api.
Informazioni
Orari di apertura: merc. ven. 12:00 – 18:00 , giov. sab. dom. 12:00 – 20:00
Biglietto: Ingresso libero e gratuito
Foto| Mambo Fb