In Italia nasce una nuova figura professionale per aiutare le neomamme: ecco cos’è e cosa fa un’assistente materna.

Il governo italiano viene in soccorso delle famiglie italiane attraverso la nascita di una nuova figura professionale. Si chiama assistente materna, ed è una professionista chiamata a stare accanto alle neomamme nei primi mesi di vita del bambino, dai tre ai sei mesi. Una figura di supporto esperta e formata, simile a professioniste analoghe già presenti in paesi europei come la Francia, che verrà preparata al suo compito da appositi corsi di formazione.

Un progetto che il governo sta per lanciare e che potrebbe essere finanziato fondi che potrebbero andare dai 100 ai 150 milioni di euro per l’anno 2024. La decisione definitiva verrà presa nei prossimi giorni, e il progetto potrebbe concretizzarsi già nella nuova manovra.

Cos’è un’assistente materna, nuova figura professionale

Questa nuova professione è stata ideata per dare un aiuto concreto alle famiglie italiane e alle neomamme in uno dei momenti più delicati della loro vita. Non si tratta di una tata o di una bambinaia, bensì di una professionista che offre supporto alle mamme nelle prime fasi di vita del bambino, per molti versi le più complesse.

bambini neonati gemelli

L’assistente aiuterà le neomamme direttamente a domicilio e sarà disponibile a dare un supporto alla propria cliente anche per telefono o in videochiamata. L’obiettivo del governo non è solo poter dare una mano alle famiglie italiane, aiutando anche a gestire i casi di depressione post-partum, ma anche e soprattutto cercare di alleggerire la pressione sul servizio sanitario.

Molto spesso i neogenitori, non avendo ancora grande esperienza, si rivolgono spesso agli ospedali o al proprio pediatra anche per problematiche per le quali non ci sarebbe una reale necessità e che potrebbero essere risolte anche a casa.

Come diventare assistente materna

Inevitabile domandarsi cosa servirà per poter diventare a tutti gli effetti assistente materna. Chiaro che queste nuove figure professionali dovranno essere infatti formate. Non basterà aver già avuto dei figli per potersi candidare a questa nuova posizione lavorativa.

Nei piani del governo, non servirà una laurea per poter diventare assistente materna. Sarà necessario seguire un corso di formazione, dalla durata variabile (dai sei ai nove mesi), per ottenere le competenze necessarie e sufficienti per poter fornire un’assistenza completa e professionale ai genitori su ogni tipo di problema, dal cambio del pannolino alle coliche, dai pianti alla preparazione della pappa.

Ad ogni modo l’iter operativo per la formazione delle assistenti materne verrà stabilito dalle singole Regioni. L’obiettivo del governo è riuscire ad avere tre assistenti ogni 20mila abitanti. Le mamme potranno richiedere il loro intervento per un numero totale di ore da dover ancora stabilire. Il resto dei dettagli verranno resi noti solo nelle prossime settimane.

Critiche al governo per l’assistente ai neogenitori

La proposta del governo Meloni per cercare di dare un aiuto alle neomamme non ha però trovato pareri favorevoli ovunque. Non sono mancati consensi, come quello della Pro Vita & Famiglia onlus, che ha sottolineato come possa essere ottima l’idea di professionalizzare figure che possono essere concretamente di aiuto ai neogenitori in un contesto sociale sempre più disgregato.

Tuttavia, dall’opposizione sono piovute numerose le critiche. Ad esempio, Ilenia Malavasi, deputata Pd, su X ha commentato così la nascita della nuova figura professionale: “In Italia ci sono intere zone dove le donne sono lasciate completamente solo su maternità e contraccezione. Per non parlare dello stato di applicazione della 194. In tutto questo il Governo trova 150 milioni per l’assistente materna. Le ‘giuste’ priorità“.

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ultimo aggiornamento: 28-09-2023