New York, class-action contro il Metropolitan per comunicazione ingannevole
Quando si parla di transazioni economiche, la comunicazione deve essere precisa e corretta. Tanto più se stiamo per accedere ad uno dei più importanti musei del mondo per quanto riguarda l’arte moderna e contemporanea, il Metropolitan Museum of Art di New York, che conta su oltre 6 milioni di visitatori all’anno.
La dicitura che appare sui cartelli all’ingresso e sulla comunicazione generale, risulta invece un po’ ambigua. Si scriveIngresso Adulti 25 dollari (Anziani 17 – Studenti 12), con la dicitura subito sopra, “consigliato“. Ed è proprio quel recomended che non va giù ai molti cittadini che hanno alzato voci di protesta nei confronti delle istituzioni comunali della Grande Mela. A molti può sfuggire di leggere la magica parolina ‘consigliato’, ed i soldi scivolano via dal portafoglio senza pensarci due volte.
Il libero accesso al museo dovrebbe però essere garantito a tutti, almeno cinque giorni e due serate a settimana, lo dice un’ordinanza del 1893. Ecco perché gli americani, che su queste cose non risparmiano il loro senso civico, si sono uniti in una class-action contro il museo per marketing ingannevole. Chiedono la rimozione della scritta ed il risarcimento retroattivo per i visitatori che hanno pagato con carta di credito nel corso degli ultimi anni. Secondo i cittadini, una tale scritta, in uno dei musei più famosi della città, nasce con il preciso intento di frodare il pubblico, che non ci pensa due volte a tirar fuori i soldi, soprattutto quando si tratta di turisti che giungono per una visita veloce.
D’altronde il MET è una delle più ricche istituzioni culturali del mondo, con un portafoglio di 2,58 miliardi dollari di investimenti, la sua contabilità non dipende dai biglietti d’ingresso. In quanto organizzazione no-profit, il museo non paga tasse sui propri introiti e deve garantire l’accesso a tutti i cittadini, anche a coloro che non si possono permettere di tirar fuori 25 euro.
Via I Foxnews