Il 5 Pointz, ex complesso industriale, è un museo a cielo aperto, nato dall’idea di Jonathan Cohen, in arte Meres One di regalare un libero spazio creativo a tutti gli street art e writers come lui dei cinque quartieri intorno Jackson Avenue e Davis Street. L’idea dell’artista non è solo piaciuta al circondariato, ma a tutto il mondo, raccogliendo artisti di fama internazionale come Banksy, Stay High 149, Tracy 168, Tats Cru, El Nino, scrittori, cantanti hip-hop, dj, fotografi, registi che hanno visto nel 5 Pointz un luogo di fermento creativo. Jonathan Cohen avrebbe anche voluto aprire una scuola per aspiranti artisti di “bombolette”, basato sulla storia dell’arte e sull’importanza del lavoro di gruppo facendo capo alla sua laurea presso il Fashion Institute of Technology e la sua esperienza da “graffitaro”.

I buoni propositi sono purtroppo scomparsi ieri mattina quando Jonathan Cohen ha cercato di bloccare le ruspe e i lavoratori che durante la notte avevano tinteggiato la facciata di bianco, per preparare l’edificio alla demolizione. A volerlo Jerry e David Wolkoff, proprietari di molti edifici a New York, tra cui del 5 Point, che hanno avuto il permesso dalla New York City Planning Commission di costruire uno spazio residenziale. A nulla sono valse le protese da parte di tutti i frequentatori del museo, e le petizioni avviate da Jonathan Cohen; a nulla nemmeno le trattative da tre anni a questa parte tra lui e i proprietari Wolkoff decisi dopo numerose citazioni subite a causa dell’instabilità strutturale dell’edificio, a causa della quale Cohen ebbe un incidente nel 2009.

Le due parti hanno cercato un compromesso per tre anni, ma la commissione urbanistica ha accettato il progetto la scorsa settimana facendo temere il peggio per il tempio dei graffiti. Un solo colore, innocuo come il bianco, a volte può diventare vandalico.

Foto| 5 Point e BusinnesInsider<

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ultimo aggiornamento: 21-11-2013