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Nuova Porsche Panamera si orienta al futuro portando la tecnologia hybrid plug-in tra le berline
La nuova Porsche Panamera sposa la tecnologia hybrid plug-in, portandola al debutto mondiale nel segmento delle berline di categoria superiore. In questa seconda generazione, la granturismo di Stoccarda guarda ancora di più verso il futuro, offrendo un pregevole mix di prestazioni e di attenzione per l’ambiente.

La Panamera S E-Hybrid rappresenta l’ulteriore sviluppo del sistema Full-Hybrid dotato di un motore elettrico più potente (95 CV) e di una batteria agli ioni di litio più efficiente, che si può ricaricare esternamente tramite la rete elettrica. Rispetto al modello precedente le performance di guida migliorano in modo significativo, in tutte le modalità d’esercizio. Notevoli i progressi anche in termini di consumo, con valori ridotti del 56 per cento. Basse le emissioni di CO2, pari a 71 g/km.
L’autonomia a trazione completamente elettrica nell’uso quotidiano può variare da 18 e 36 km, ma non si possono escludere risultati ancora migliori in condizioni particolarmente favorevoli. Così si può circolare in città senza appellarsi al motore termico, che però regala le emozioni migliori.
Insieme alla Panamera S E-Hybrid, la cui potenza totale sale a 416 CV, fanno il loro esordio due eleganti versioni Executive con passo allungato e un motore V6 da 3.0 litri, completamente nuovo, con sovralimentazione biturbo per la Panamera S e la Panamera 4S. Sono così dieci le versioni in gamma, che ampliano ulteriormente le possibilità di scelta tra sportività e comfort.
Anche in questo caso, l’applicazione di nuove tecnologie si è tradotto in un importante taglio nei consumi. Migliora anche l’immagine, grazie ai ritocchi stilistici sulla carrozzeria, che hanno reso più felice l’impatto estetico. Passi avanti si registrano sul fronte dell’appagamento sensoriale
Ricordiamo che la Panamera è l’ultima digressione dai canoni storici della casa tedesca. Si tratta di una berlina a quattro porte che solo pochi anni fa avrebbe fatto gridare allo scandalo. Le cose sono però cambiate e i cultori della “cavallina” riescono a metabolizzare anche le novità più radicali. Ecco perché solo in pochi storcono il naso alla vista dell’opera, il cui impatto iniziale è segnato dalle grandi dimensioni.
Via | Porsche.de
