Avete a che fare con un padre assente? Da oggi in poi si può chiedere di prendere il cognome della madre: la sentenza crea un precedente.

Da oggi in poi, in Italia si potrà prendere il cognome della madre nel momento in cui il padre risulta assente. A creare il precedente è stata una sentenza emessa in Toscana, che ha dato la possibilità ad una 18enne, riconosciuta dal genitore paterno al momento della nascita, di assumere il cognome materno.

Padre assente? Si può prendere il cognome della madre

Una ragazza di 18 anni residente in un paese in provincia di Firenze ha ottenuto una importante vittoria in tribunale. E’ riuscita ad ottenere il cognome della madre perché ha dimostrato che il padre biologico è assente. Per arrivare alla sentenza, però, è necessario ripercorrere la sua storia. Quando è nata il genitore l’ha riconosciuta, ma dopo il divorzio dalla mamma è pian piano uscito dalla sua vita. Negli ultimi anni le ha addirittura tolto il saluto. La 18enne, quindi, ha preso la decisione di iniziare una battaglia legale per cambiare cognome.

La Prefettura della provincia in cui risiede le ha negato la possibilità, motivo per cui ha fatto ricorso al Tar di Firenze. I giudici amministrativi le hanno dato ragione, ma il Ministero dell’Interno ha impugnato la sentenza davanti al Consiglio di Stato. Quest’ultimo ha accolto la richiesta della 18enne, che finalmente ha potuto assumere il cognome della madre, togliendosi di dosso quello di un padre che non ha mai reputato tale. Queste le motivazioni per cui la ragazza ha voluto modificare la sua ‘identità’: “Per onorare l’impegno e la forza con cui la figura materna ha saputo compensare un vuoto e una ferita che avrebbero potuto causare conseguenze assai più dannose e cicatrici più profonde sulla mia persona e dentro di me“.

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La sentenza del Consiglio di Stato sull’assunzione del solo cognome materno

La sentenza (n. 8422 del 19 settembre 2023) che ha consentito alla 18enne di assumere il cognome della madre recita: “La ricorrente in primo grado ha motivato la sua richiesta di attribuzione del cognome materno, in luogo di quello paterno che le è stato assegnato, ope legis, alla nascita, in quanto non rispondente alla sua identità di figlia. Nella richiesta ha ripercorso la sua vicenda personale, ha descritto la sofferenza derivante dall’incuria e dall’assenza del padre; il disagio derivante dal suo cognome, ritenuto ad essa estraneo e per di più ridicolo, oggetto di dileggio in ambito scolastico; il disinteresse del padre nei suoi confronti, al punto di privarla perfino del saluto“.

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ultimo aggiornamento: 22-09-2023