Essere sempre in ritardo è una questione molto seria: sia per chi compie l’azione sia per chi la subisce. Cosa bisogna sapere sull’argomento.

Capita a tante persone, ogni giorno e non è un tema molto facile da affrontare. Essere in ritardo, a lavoro, con gli amici e in generale in una qualsiasi attività o appuntamento è una problematica importante e da non sottovalutare. Per questa ragione vogliamo proporvi 5 possibili motivi che spiegano tale situazione.

Perché si è sempre in ritardo? 5 possibili motivi

essere in ritardo
sveglia

Perché siamo sempre in ritardo? Questa, probabilmente, una delle domande che, gli abitudinari del ritardo appunto, spesso di fanno. La risposta potrebbe nascondere delle problematiche da non sottovalutare.

Come riportato da Gazzetta.it, infatti, l’essere in ritardo potrebbe derivare da alcune situazioni personali da non prendere alla leggera. Una di queste potrebbe essere la paura di fallire, che può dipendere dalla situazione in sé oppure dalle aspettative degli altri.

Una delle motivazioni più ricorrenti è quelle di avere scarse doti organizzative che si confermano nell’errato calcolo del tempo necessario a svolgere alcune operazioni (magari di preparazione prima di uscire) o del percorso da fare per raggiungere il luogo dell’ipotetico appuntamento.

Esiste poi la possibilità che l’arrivare in ritardo sia un modo per riappropriarsi della propria libertà, che invece la società soffoca con i suoi vincoli e i suoi obblighi.

Alle volte arrivare tardi può essere associato alla volontà di imporsi sulle persone che lo attendono.

Delle volte, invece, il ritardo è cercato e voluto, specie se ad attendere la persona ritardataria c’è un individuo del quale si vuole mettere alla prova per capire la solidità dei sentimenti che prova verso di noi.

La soluzione

Sempre su Gazzetta.it, viene proposta anche una “soluzione” per i ritardati. “Soprattutto in ambito lavorativo è utile non riempire l’agenda di un numero eccessivo di impegni. Creare dei cuscinetti di sicurezza favorisce la puntualità”, il consiglio della dottoressa Edvige Liotta, psicologa e psicoterapeuta del Centro Synesis di Monza.

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ultimo aggiornamento: 18-01-2023