Design
Philippe Starck disegna le nuove cuffie wireless della Parrot
Si chiamano Zik Sport e sono le nuove cuffie wireless della Parrot firmate dal designer Philippe Starck

Al CES 2015, il rinomato salone internazionale dedicato alle nuove tecnologie, c’era anche Parrot. L’azienda francese, che dalla metà degli anni 90 si occupa di progettazione e sviluppo di apparecchiature senza fili (sfruttando la tecnologia bluetooth), ha infatti presentato quello che si propone di essere l’oggetto del desiderio dei maniaci dello sport e della musica in mobilità.
Il prodotto si chiama Zik Sport e sono delle cuffie wireless intelligenti (vantano funzioni ben più interessati rispetto alla più classica propagazione del suono nel padiglione auricolare) ma anche di design. A firmare la loro estetica è stato infatti Philippe Starck, che le ha rese robuste, eleganti e accattivanti.
Una prima considerazione da farsi è riguardo la possibilità di richiudere le cuffie tipo occhiali, per riporle facilmente in borse o tasche. In secondo luogo le Zik Sport sono disegnate per dare confort durante l’utilizzo, rendendosi perfette per resistere a scossoni, rumore (che riescono a isolare), sudore, ma anche dotate di sensori per rilevare le pulsazioni cardiache.
In più, visto che di cuffiette smart si tratta (perfetto auto-regalo per qualunque geek), non potevano non essere anche fulgido esempio di tecnologia 2.0. Le Zik Sport registrano infatti tutti i dati relativi ad una sessione, ad esempio, di corsa e a comunicarli in remoto ad un’app apposita da scaricare su tablet o smartphone.
Il modello di cuffie è anche dotato di un potente Digital Sound Processor, in grado di ricostruire il suono tramite l’elaborazione di particolari algoritmi e a rimandarlo all’orecchio come se la musica fosse in live. Inoltre, settando la modalità “Street”, è anche possibile evitare l’isolamento del rumore ma anzi godere appieno dei suoni della natura, qualora si praticasse fitness in mezzo al verde.
A renderle anche belle e piacevoli da indossare ci ha pensato sempre la mano di Starck, il che proprio non guasta.
