Con il ricavato delle vendite del libro I tre giorni di Pompei, scritto da Alberto Angela e pubblicato da Rizzoli, è stato possibile restaurare l’affresco dell’Adone ferito di Pompei, che si trova nell’omonima casa della via di Mercurio. Si tratta di una forma di sponsorizzazione privata che ha anche un risvolto culturale e di collaborazione: chi ha letto il libro di Alberto Angela sa che ha contribuito a restaurare quell’affresco.

L’Adone ferito raffigura l’Adone morente tra le braccia di Afrodite, al centro dei due gruppi statuari di Chirone e Achille: il mito racconta che Adone viene ferito fatalmente da un cinghiale scatenatogli contro da Ares geloso della sua amante Afrodite, innamoratosi del bel giovane.

L’affresco presentava distacchi dal supporto murario, sollevamento della pellicola pittorica e presenza di sali, e necessitava pertanto di un intervento di consolidamento generale. Le operazioni di restauro sono durate tre mesi e hanno avuto un costo di circa ventimila euro. Anche la parete dipinta del piccolo giardino delimitato da un porticato a due bracci è stata sottoposta a restauro. I lavori sono stati eseguiti dall’Officina del Restauro di Francesco Esposito e Diego Ferrara, con la direzione dei lavori di Fabio Galeandro e quella operativa di Manuela Valentini. Il responsabile unico del procedimento è Ernesto de Carolis.

Via | ADNKronos

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ultimo aggiornamento: 24-08-2015