La felicità. Molti la cercano: qualcuno la trova, altri no, altri ancora non sanno di aver superato l’età per essere maggiormenti felici. Sì, avete capito bene: esiste un’età, secondo la scienza, per cui un individuo è più o meno felice

A quale età si è più felici?

Secondo uno studio di qualche tempo fa da parte di David Blanchflower, professore del Dartmouth College di Hanover, negli Stati Uniti, la felicità può essere paragonata ad una ‘U’. Ebbene sì, perché l’uomo, esaminando i dati di 132 Paesi, 95 in via di sviluppo e 37 sviluppati, ha tracciato il grafico dell’andamento della felicità negli esseri umani che ha dato come forma la lettera ‘U’ appunto.

E quindi a quale età si è più felici? Secondo questa teoria, i livelli più alti di felicità si raggiungono in gioventù e nella vecchiaia, mentre, all’approssimarsi dei 40 anni, la felicità va via via scemando. I motivi potrebbero essere lo stress e la depressione, indipendentemente dalle condizioni di vita della persona. Passata questa fase, tutto andrà di nuovo in crescendo con picchi di felicità e, aggiungiamo noi, maggiore consapevolezza.

Secondo Blanchflower, l’età in cui si è più felici è compresa nella fascia da 0-30 anni, anche se molto dipenderà da chi ci circonda, e poi nella fascia 60-70 anni. Al contrario, le persone possono toccare il picco della tristezza all’eta di 47 anni.

Vogliamo sottolineare che dopo questa ricerca, molti esperti hanno provato ad esprimersi in merito e, in generale, non esiste un modello universale per dimostare a quale età si è più felici. In molti Paesi europei diventa evidente un calo della felicità legato all’età. Questo calo è risultato più marcato nei Paesi in cui mancano efficienti servizi di welfare.

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ultimo aggiornamento: 08-09-2022