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Quale temperatura massima può sopportare il nostro corpo? La risposta è sorprendente
Uno studio americano ha provato a spiegare quale sia la temperatura massima che il corpo umano può sopportare.
Le frequenti ondate di caldo che stanno opprimendo il mondo intero, dall’Italia agli Stati Uniti, senza dimenticare la Cina, stanno mettendo in grave difficoltà moltissime persone. Le temperature massime del mese di luglio in alcuni casi sono arrivate a superare i 45 gradi in alcuni comuni italiani, mentre in Cina si è arrivati addirittura a una temperatura record superiore ai 50 gradi. E nei prossimi anni, secondo l’Onu, la situazione potrebbe anche peggiorare. Una prospettiva che aumenta le preoccupazioni di tutti noi e fa sorgere una domanda: qual è la temperatura massima che il corpo umano può sopportare?
Rispondere non è semplice, ma ha provato a farlo una ricerca condotta dalla Penn State University e pubblicata sulle riviste scientifiche alcuni anni fa. Ecco tutto quello che bisogna sapere sul limite umano di sopportazione della temperatura esterna.
La temperatura massima sopportabile dal corpo umano
Secondo uno studio pubblicato nel 2010, esiste una temperatura limite di bulbo umido. Di cosa si tratta? Di un indice che permette di capire quali siano i valori di temperatura e umidità oltre i quali l’aria diventa talmente satura di vapore acqueo da impedire l’evaporazione del sudore dal nostro corpo. In questi casi il nostro organismo, non riuscendo a gestire la sudorazione, non ha alcun modo di raffreddarsi.
Questa temperatura limite di bulbo umido, secondo la ricerca, sarebbe pari a 35 gradi centigradi con umidità al 100% o 46 gradi centigradi con umidità al 50%. Superato tale limite, il nostro corpo non riuscirebbe a disperdere calore nell’ambiente per mantenere la temperatura interna a livelli ‘normali’. Con conseguenze ovviamente dannose per la nostra salute e anche per quella dei bambini e degli amici a quattro zampe.
Il limite ambientale critico e i rischi per la salute umana
Per limite ambientale critico si intende una combinazione di temperatura e umidità che fa salire la temperatura interna del nostro corpo. Al di sotto di tale limite il nostro organismo è in grado mantenere una temperatura stabile per periodi di tempo anche lunghi.
Se si supera tale temperatura, però, anche quella interna al nostro corpo aumenta in maniera parallela, con rischi per la nostra salute legati soprattutto alle possibili malattie legate a esposizioni prolungate al calore. Una temperatura più calda impone infatti al cuore di lavorare di più per pompare più sangue alla pelle. In casi estremi un’esposizione prolungata al caldo può dunque provocare il cosiddetto “colpo di calore”, problema potenzialmente letale e che richiede un intervento immediato di raffreddamento per poter essere superato.
Tale limite ambientale critico, secondo quanto riferito dalla ricerca americana portata avanti nell’ambito del progetto Psu Heat sarebbe anche inferiore ai 35 gradi teorizzati nel 2010, e si attesterebbe a 31 gradi centigradi con un tasso di umidità al 100% e a 38 gradi con un’umidità quasi dimezzata (60%). Temperature decisamente “nella norma” per la stagione estiva e che quindi rendono ancora più grave la situazione climatica che gran parte del mondo sta affrontando in questa torrida estate.