Sarebbe rimasto tranquillo in Svizzera per una trentina d’anni, “ospite” di una famiglia svizzera, a casa della quale sarebbe rimasta dal 1959 all’aprile del 2011 prima di prendere un volo verso gli USA, direzione New York, per integrare la collezione del miliardario americano Michael Steinhardt, pioniere degli hedge funds appassionato d’arte e dal “portafoglio a fisarmonica”. Ma le cose per fortuna non sono andate esattamente secondo i piani.

Secondo la ricostruzione degli archeologi-investigatori di “Chasing Aphrodite” l’affresco triangolare, che viaggiava accompagnato da certificato di provenienza che lo identifica come un affresco originario della Macedonia, spedito per “uso personale” a Steinhardt dall’avvocato lussemburghese Andrew Baker, attraverso il servizio postale svizzero, Mat Securitas, e passato dal Marocco prima di arrivare negli Stati Uniti è stato infatti intercettato al suo arrivo all’aeroporto di Newark, nel New Jersey il 20 aprile 2011. La polizia di frontiera insospettita ha infatti chiesto al proprietario nuovi certificati sull’origine dell’affresco. Una volta che la macchina della ricerca messa in moto e gli agenti federali decidono di interpellare degli esperti in materia e scoprono la vera origine dell’opera, trafugata dall’area archeologica salernitana di Paestum, che reca ancora un affresco simile alla Tomba 53 della necropoli di Andriuolo, scavata dall’archeologo Mario Napoli nel 1969. Le dimensioni corrispondono, la scena non mente, ed è così che proprio in Campania si attende ormai il ritorno dell’affresco trafugato, come assicurato dalle autorità d’oltreoceano.

Via | chasingaphrodite.com

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ultimo aggiornamento: 22-11-2013