Madri, coprite gli occhi ai vostri figlioli: c’è un uomo nudo di fronte al teatro Bolshoi a Mosca. Come dove? Sulla banconota da 100 rubli (che corrisponde a 2,1 euro circa), ovvio.

Il dio greco Apollo è davvero scandaloso, con quella sua tunichetta corta che lascia intravedere tutto. Sì, sempre sulla banconota da 100 rubli.

Non vi sentite offesi anche voi come il parlamentare russo Roman Khudyakov?

Proprio a causa di questo “soggetto pornografico” Khudyakov, deputato del partito ultranazionalista Ldpr, che fa capo a Vladimir Zhirinovsky, ha chiesto alla Banca Centrale di cambiare l’immagine che campeggia sulla carta moneta, sostituendola con una più innocua – per i bambini, si intende – immagine della Crimea.

Ha spiegato, convinto:

“Stavo aspettando mio figlio alla scuola e due studenti sui 10 anni osservavano, sghignazzando, un biglietto da 100 rubli: è un comportamento scorretto, noi abbiamo il dovere di proteggere i nostri figli da informazioni di questo tipo, dalla pornografia […] contrariamente ai musei, i ragazzi vedono tutti i giorni le banconote da 100 rubli”

Quindi a suo dire vedrebbero le ‘pudenda’ ogni giorno.

Questa cosa qui sotto insomma: provate a pensare a quanto possa mai essere grande una banconota, e il suddetto oggetto dello scandalo.

Tra l’altro la statua in questione, dello scultore Piotr Clodt, era già stata colpita tempo fa, in occasione del restauro del teatro, da un’ondata puritana: ad Apollo, così fiero a bordo della sua quadriga, era già stata applicata una foglia di vite (già presente in origine).

Però sulla banconota ‘scandalosa’ c’è una raffigurazione dell’opera pre-lavori.

Comunque questa storia vada a finire, purtroppo non sarà nè il primo nè l’ultimo bizzarro progetto di legge: tutto si inserisce perfettamente nella nuova ondata “moralizzatrice” lanciata da qualche tempo dal Cremlino.

Via | TmNews

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ultimo aggiornamento: 09-07-2014