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Dalì e il surrealismo in chiave culinaria in Les Diners de Gala. Di certo non poteva mancare il punto di vista dell’eclettico pittore spagnolo su uno dei temi più condivisi di tutti i tempi: il cibo. La casa editrice Taschen ha pubblicato in edizione integrale e in lingua italiana il raro volume che ha fatto sognare i più accaniti collezionisti. Nel 1971 le copie erano solo 400, dal 21 settembre invece è in tutte le librerie per “assaporare” la cucina surrealista di Dalì e Gala, sua moglie.

Dedicato all’amore per la sua Gala, che conquistò grazie ad una ricetta a base di uova e ricci di mare, Dalì vi intrecciò amore, sessualità, sogno, tra ricette afrodisiache e innovative, forse impossibili. 12 capitoli e 136 ricette, illustrate dal pittore stesso, dove approfondisce la sua atavica passione per la cucina. Dimentichiamoci l’eleganza, nelle tavole di Dalì tutto è eccessivo fantasmagorico, come gli universi di Bosch, dove poterservire le più contorte domande sull’esistenza e i misteri della nascita e della morte.

La ricetta preferita di Dalì? Una frittata con uova, cervella e petali di rosa. Le uova, un alimento che ricorreva spesso nella sua arte, come nell’architettura del Teatro Museo a Figueres, dove l’artista trascorse gli ultimi anni della sua vita.

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ultimo aggiornamento: 13-10-2016