Arte e cultura
Simboli e geometria in Piero Della Francesca, ultimi giorni al Museo Poldi-Pezzoli di Milano
Un’interessante lettura di Chiara Dynys per la mostra organizzata nel centro di Milano.

Il Museo Poldi – Pezzoli, situato a poche centinaia di metri da Piazza della Scala ed inserito nel circuito delle “Case Museo di Milano”, è una realtà non sufficientemente nota, e che meriterebbe di essere esplorata in lungo e in largo. E le sue sale in questi giorni hanno una ragione in più per lasciarsi ammirare. Si tratta in particolare degli ultimi scorci della mostra “Simboli e geometria in Piero Della Francesca – Una lettura di Chiara Dynys“, a cura di Fiorella Minervino, che invita i visitatori, fino al 24 giugno 2013, a riflettere sui significati intrinseci ed ulteriori suggeriti dalle preziosità architettonico-geometriche dell’emblematico intellettuale e pittore quattrocentesco.
A partire dal “San Nicola da Tolentino”, capolavoro conservato proprio nella casa-museo di via Manzoni, l’artista si serve di materiali, tecniche e supporti eclettici (vetri, specchi, argento, colore e anche immagini video) per elaborare un’interpretazione quasi mistica, che trascende la semplice realtà della rappresentazione per instaurando un dialogo complesso, fatto di riflessi e di echi e ricco di continui rimandi tra l’antichità classica, il rinascimento e l’oggi, che non manca di inoltrarsi in lande spesso considerate al confine della scientificità.
Chiara Dynys osserva il dipinto come un codice contenente un messaggio misterioso che Piero della Francesca, matematico oltre che pittore, ha voluto lasciare velato, solo accennato.
Come scrive Fiorella Minervino, nell’installazione l’artista milanese ha voluto “farvi confluire ogni suggerimento dalla pala, compresi i pianeti, le stelle, la santità, la trascendenza. L’artista ha disegnato uno spazio circolare, un’alchimia di specchi e di riflessi, un tempio o cappella che tutto può abbracciare in un baluginare di rifrangenze continue, sicché alla fine la pala del maestro di San Sepolcro si specchia nel tutto e tutto si riflette in lei”.
La tavola, originariamente parte di un polittico eseguito da Piero della Francesca, per l’altare maggiore della chiesa di Sant’Agostino a Borgo San Sepolcro, tra il 1454 e il 1469, e nella quale il santo appare in abiti agostiniani, con la mano destra verso il cielo, indicante l’astro sovrastante, è un coacervo di suggestioni, analizzabili in mille modi diversi e declinate anche in un video della durata 4 minuti, intitolato simbolicamente “Il Viaggio”, con la regia Chiara Dynys, metafora delle varie traslazioni, reali e trasfigurate, che ha subito l’opera.
Via | museopoldipezzoli.it
Simboli e geometria in Piero della Francesca, Chiara Dynys
