Conoscete la spirulina? Parliamo di un’alga che nell’ultimo periodo viene utilizzata dagli chef. Scopriamo tutti i benefici e non solo.

Non tutti conoscono la spirulina (Arthrospira platensis) e, solamente da poco, alcuni stanno imparando a conoscerla meglio. Infatti, per tanto tempo, qusto tipo di alghe sono state usate solamente per trattamenti di bellezza. Ora, invece, viene persino usata dagli chef. Anzi, si dice sia addirittura il cibo del futuro. Andiamo a vedere cosa è e quali sono i benefici di tale alga.

Spirulina: cosa è e benefici

spirulina
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Raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla FAO, per le sue eccezionali proprietà nutritive, la spirulina è stata definita “cibo del futuro” per le potenzialità nella lotta alla malnutrizione (è una proteina pura tra il 65% e il 75%, con tutti gli amminoacidi essenziali in perfetto equilibrio).

Spesso viene trovata sotto forma di fili verdi o polvere ed è un batterio fotosintetico d’acqua dolce, della famiglia dei cianobatteri. La si può trovare nei laghi vicino all’equatore, in Messico, India, Ciad dove cresce in modo spontaneo.

Ma quali sono le sue qualità? Si tratta di una micro-alga ricca di minerali come rame, potassio, fosforo, zinco, selenio, manganese e ferro e con un contenuto di sodio elevato.

La spirulina è ricca anche di acidi grassi insaturi di tipo omega 3 e omega 6 ed è fonte di vitamine B1, B2, B3, e di vitamine A, C ed E. Possiede anche proteine.

Tra le sue proprietà troviamo quelle di tipo antiossidante, energizzante, ma anche  disintossicante. Per chi pratica sport, anche ad un certo livello, la spirulina vanta il grosso beneficio di dare una mano in chiave resistenza alla fatica e prestazione sotto sforzo.

Dove trovarla e come assumerla

La spirulina la si può trovare in polvere, a scaglie o capsule, e compresse. Per assumerla in polvere è possibile prenderne un cucchiaino da mischiare nello yogurt o abbinarla a frutta o insalata, così come nei succhi di frutta o frullati.

Secondo gli esperti se ne sconsiglia l’impiego in gravidanza o nella fase di allattamento. Anche nei soggetti in dialisi o immunodeficienti è meglio farne a meno.

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ultimo aggiornamento: 20-02-2023