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Stationery addict: ecco perché comprare cancelleria nuova è terapeutico?
Vi considerate Stationery addict? Con questo termine, il cui hashtag ha raggiunto quasi 3 milioni di post su Instagram, si indica la dipendenza dalla cancelleria. Penne, quaderni, agende & Co. sono per molti una specie di ossessione, ma c’è un motivo alla base che spinge ad acquisti di questo tipo. Vediamo perché comprare cancelleria nuova è terapeutico.
Perché comprare cancelleria nuova è terapeutico?
Settembre è un mese particolare, che segna sempre un nuovo inizio. Per alcuni è la scuola, per altri l’università e per altri ancora il lavoro. Un po’ come accade a gennaio, in tanti stilano una specie di lista dei buoni propositi, ma solo in questo mese dell’anno molte persone si fanno prendere da una vera e propria cancelleria mania. Acquistare penne, quaderni, agende, evidenziatori, matite e chi più ne ha ne metta può davvero essere terapeutico. Tralasciando quanti lo fanno per necessità, ossia gli studenti, è curioso notare come per gli altri rappresenti proprio un modo per sentirsi più organizzati, creativi e produttivi.
Considerando che l’hashtag #stationeryaddict, ossia dipendenti dalla cancelleria, ha raggiunto quasi 3 milioni di post su Instagram è chiaro che la cancelleria mania è sempre più diffusa. Un segnale che deve essere letto con entusiasmo, visto che in questo modo si va a contrastare, almeno in parte, la crescente digitalizzazione. Se si continuano ad acquistare agende, penne, quaderni e via dicendo significa che smartphone, tablet e pc non si sono ancora del tutto imposti sulla carta.
Secondo gli esperti, il fatto di usare una penna nuova e iniziare un quaderno o un’agenda appena comprata simboleggia un inizio e, di conseguenza, nuove possibilità. Ovviamente, la chiave è positiva. Non ci sono ansie o pensieri negativi, ma una speranza che trasmette benessere e felicità.
Cancelleria mania: anche l’effetto nostalgia fa la sua parte
Oltre al benessere generale che comporta, comprare cancelleria nuova è terapeutico perché dà la sensazione di avere la “mente riposata“. Lo psicologo svedese Niels Eék, co-fondatore della piattaforma per il benessere mentale Remente, ha sottolineato che questa condizione è una specie di retaggio che gli adulti si portano dall‘infanzia, quando si tornava a scuola dopo le vacanze estive. Ciò significa che anche l’effetto nostalgia gioca un ruolo importante per gli stationery addict.
Penne, agende & Co possono anche ricordare momenti dell’infanzia, quando i problemi non c’erano e tutto sembrava più semplice. Non dimentichiamo, poi, che si tratta di oggetti poco costosi, che tutti si possono permettere. Pertanto, si acquistano anche per gratificarsi un po’ senza sentirsi in colpa per aver sottratto soldi all’economia familiare.