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Amato e discusso, il pittore ferrarese trasferito a Parigi ha interpretato più di tutti il significato della vita moderna. A Forlì, alla mostra Boldini. Lo spettacolo della modernità (che si chiude il prossimo 14 giugno), promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio di Forlì, in collaborazione con il museo San Domenico e il Comune di Forlì, sono state esposte 250 opere che ripercorrono l’intero tratto della sua storia figurativa. E per la prima volta si possono vedere anche due capolavori provenienti dal museo d’Orsay mai prestati in Italia così come i grandi capolavori di Filadelfia.
Afferma Gianfranco Brunelli, direttore della mostra e coordinatore del comitato scientifico:
[quote layout=”big”]Questa mostra si caratterizza per un’indagine che va un po’ fuori rispetto alle tradizionali indagini dedicate a Boldini. Boldini non è un pittore facile, di facili donne, ma è stato un innovatore nella storia della pittura, soprattutto nel secondo 800, e alla fine la riproposizione di un genere classico come quello del ritratto.[/quote]
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